E’ Domenica (3-12-2023) – 1a Domenica di Avvento – anno b

COMMENTO AL VANGELO  1a DOMENICA DI AVVENTO

Con l’Avvento, ha inizio anche un nuovo anno liturgico, in cui ascolteremo il Vangelo secondo Marco.
Il brano di oggi, prima domenica d’Avvento, si apre con una breve parabola, in cui un uomo, il padrone di casa, parte e lascia al portinaio il compito di vegliare. Il verbo “vegliate” si ripete più volte in questo breve brano, a sottolineare l’importanza che riveste questa azione di vigilare e di essere attenti. Non è conosciuta, infatti, l’ora in cui il padrone di casa tornerà, quindi è bene non cadere nel sonno.
Al di là del significato letterale, possiamo attribuire all’invito a vegliare anche altri significati. Essere attento, per un cristiano, vuol dire saper vedere nella vita di tutti i giorni i segni che ci si presentano di fronte, per renderli occasione di testimonianza della nostra fede e di applicazione concreta della Parola di Dio. Si tratta, quindi, di una veglia attiva, che coinvolge tutta la nostra persona. In questo senso, pertanto, dobbiamo vegliare: essere pronti, senza mai stancarsi, a scorgere la presenza di Gesù in chi ci sta attorno e nelle situazioni che viviamo. E agire di conseguenza.
Quando, invece, non c’è questo “allenamento” della veglia, che nasce dalla fede, tendiamo ad allontanarci dal Signore e a vederlo lontano e distante; ci addormentiamo anziché vegliare. Nella prima lettura, dal libro del profeta Isaia, si sottolinea proprio questo aspetto. Il popolo ebraico percepisce Dio come lontano e sembra quasi incolparlo di averli abbandonati. Sentirebbero il bisogno di un contatto più concreto con Lui (dicono infatti: “se tu squarciassi i cieli e scendessi!”). Anche i periodi in cui avvertiamo di essere lontani da Dio, però, possono trasformarsi in un’opportunità di crescita, perché ci è sempre data l’occasione di ritornare sulle sue vie.

1a domenica di Avvento anno b – clicca sopra per leggere la Parola di Dio della domenica

AVVISI

Martedì 5 – alle 15,30 a Quiesa pulizie della chiesa.
alle 21 in canonica a Massarosa incontro sulla Parola di Dio della domenica.
Mercoledì 6 – alle 16 in canonica a Massarosa redazione del giornalino Incontro per revisione bozza.
alle 21 a Gualdo Messa per il patrono San Nicola
Giovedì 7 – nel pomeriggio le messe prefestive dell’Immacolata C.
A Bozzano alle 18,30 Animatori Grest
alle 21 a Quiesa nelle sale parrocchiali incontro sulla Parola di Dio della domenica.
Venerdì 8 – le messe hanno l’orario festivo
a Quiesa vengono offerte alle messe le rose da offrire all’Immacolata.
Sabato 9 – alle 9 in canonica a Massarosa incontro del gruppo ministri degli infermi.
A Bozzano alle ore 16 Confessioni di 2a media. Alle 19,30 sempre a Bozzano cena con i genitori e ragazzi di 2a media.
A Piano del Quercione alle 17 concerto della Banda nella chiesa.
Domenica 10 – a Massarosa dalle 15 alle 20 Presepio vivente.

La comunità Lautari ingrazia per l’offerta raccolta di euro 1120,o0

Le Amiche delle Missioni hanno consegnato il ricavato dalla vendita dei banchetti di Natale al centro ‘ti ascolto’.

MISERICORDIA DI PIANO DEL QUERCIONE – UNA STELLA PER TUTTI
La Misericordia organizza questo evento l’8 dicembre. Saranno offerte al mattino sul piazzale della chiesa le stelle di Natale. Il ricavato sarà devoluto a famiglie bisognose.

Da martedì 21 novembre all’oratorio: iscrizioni per il Grest invernale che si terrà dal 2 al 5 gennaio 2024

AVVENTO 2023
* Ogni sabato sera prima della Messa prefestiva, nelle comunità saranno recitati i primi Vespri della Domenica.

* La Corona di Avvento è un inno alla natura che riprende la vita, quando tutto, sembrerebbe finire, un inno alla luce che vince le tenebre, un inno a Cristo, vera luce, che viene a vincere le tenebre del male e della morte. La corona di Avvento ha una forma circolare. Il cerchio è, fin dall’antichità, un segno di eternità e unità; qui indica il sole e il suo ciclo annuale, il suo continuo riprodursi, senza mai esaurirsi; esprime bene il riproporsi del mistero di Cristo. Come l’anello, che è tutto un continuo, la corona è anche segno di fedeltà, la fedeltà di Dio alle promesse. . La corona è inoltre segno di regalità e vittoria. Nell’antica Roma si intrecciavano corone di alloro da porsi sul capo dei vincitori dei giochi o di una guerra. Anche oggi al conseguimento della laurea viene consegnata una corona di alloro. La corona di Avvento annuncia che il Bambino che si attende è il re che vince le tenebre con la sua luce. I rami sempre verdi dell’abete o del pino che ornano la corona sono i segni della speranza e della vita che non finisce, eterna appunto.

3 dicembre 2023 – clicca sopra per leggere il foglietto della domenica in formato pdf

One Reply to “E’ Domenica (3-12-2023) – 1a Domenica di Avvento – anno b”

  1. Maria Coppolecchia

    In questa prima domenica di avvento le scritture ci invitano a chiedere e supplicare la venuta del Signore con un ritornello che rimbalza armoniosamente nelle parole che si rincorrono da Isaia ,al salmo, alla seconda lettura :
    “ritorna per amore dei tuoi servi, per amore delle tribù, tua eredità “( Isaia)
    …”risveglia la tua potenza e vieni a salvarci” ( salmo 79)
    …”aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo”( lettera ai Corinzi)

    Il Signore risponde a queste invocazioni con un invito perentorio, perché usa il modo imperativo : “vegliate!”
    All’inizio del Vangelo Gesù è con i suoi discepoli e sembra rivolgere a loro questo comando; anzi rinforza la dose con la similitudine del padrone di casa che se ne va dopo aver impartito ordini ai suoi servi, dato loro potere e ingiunto di vegliare.
    Ai suoi discepoli Gesù ripete il comando , anche loro devono essere pronti perché non sanno quando tornerà, di giorno , di notte, al canto del gallo… e se non vegliano rischiano farsi trovare addormentati.
    Alla fine del brano però Gesù parla anche a noi”…questo che dico a voi lo dico a tutti: vegliate!”

    La richiesta di tornare, di salvarci, di vedere la manifestazione del Signore Gesù che in questo cammino di avvento la Chiesa ci propone, trova una prima risposta nel modo con cui dobbiamo predisporci alla sua venuta: dobbiamo vegliare… ma come?
    Cos’è la veglia ? Il Signore non ci chiede di fare notti in bianco…non a noi laici perlomeno.
    Nelle comunità monastiche invece proprio per attendere la venuta del Signore i monaci e le monache si alzano nel cuore della notte e pregano il Salterio, così come fanno in tutte le ore del giorno scandite dal ritmo dei Salmi: Mattutino , Lodi, Terza, Nona, Vespri,Compieta.
    A noi poveri cristiani impastati di impegni di lavoro, famiglia, studio, sport ci viene richiesto di aspettare la nascita di Gesù come si aspetta un parente lontano o un amico che non vediamo da tempo: con la nostalgia e la gioia dell’incontro.
    Magari possiamo prepararci al Natale con piccoli segni, quelli che il Signore saprà suggerire al nostro cuore :un impegno più costante nella preghiera , un’opera di carità ,un atteggiamento aperto ad accogliere anche il dolore , la delusione per una pace che stenta a tornare…senza perdere però la Speranza , perché il Signore Gesù viene davvero.

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