E’ Domenica (18-02-2024) – 1a domenica di Quaresima – anno b

COMMENTO AL VANGELO – 1a DOMENICA DI QUARESIMA

Con il Mercoledì delle Ceneri, è iniziato il tempo forte della Quaresima e oggi, nella prima domenica, ascoltiamo il brano del Vangelo in cui Gesù, per quaranta giorni, si trova nel deserto, tentato da Satana.
Per quanto breve, il brano del Vangelo secondo Marco, offre molti spunti di riflessione. All’inizio della lettura, l’evangelista ci dice che Gesù è “sospinto” nel deserto dallo Spirito. È, quindi, lo Spirito Santo il motore delle sue azioni, che lo guida nelle scelte e gli dà la forza di vincere le tentazioni con cui, in modo subdolo, viene messo alla prova. Un primo messaggio di questo brano può dunque essere la spinta che lo Spirito ci dà nella nostra vita, se gli facciamo spazio dentro di noi e gli permettiamo di operare.
Un secondo spunto è dato dall’immagine del deserto: un luogo in cui fare silenzio per meditare e dialogare con il Signore, per riflettere sulla nostra vita di cristiani alla luce della Parola. Ma è “deserto” anche la nostra vita quotidiana, in cui ci troviamo costantemente immersi e dove possiamo svolgere la nostra vocazione di cristiani, con una testimonianza concreta che trae la sua forza dal rapporto con Dio. Dopo il periodo trascorso nel deserto, l’evangelista Marco ci informa dello spostamento di Gesù, che si reca in Galilea per dare inizio alla sua missione. “Il tempo è compiuto” – annuncia per questo motivo Gesù – e ci indica come strada da seguire il Vangelo.
Infine, le parole conclusive di Gesù, “convertitevi e credete nel Vangelo”, che abbiamo sentito in occasione delle Ceneri, ci ricordano come sia necessaria, da parte nostra, una continua conversione, che si attua vivendo ogni giorno in modo coerente rispetto alla fede che professiamo. In questo modo possiamo afferrare quella mano che Dio sempre ci tende per instaurare con Lui un rapporto sincero.

 1a domenica di Quaresima anno b – clicca sopra per leggere la Parola di Dio della domenica

LA FORZA MITE DELLA PAROLA
«Non possiamo fare a meno della Parola di Dio, della sua forza mite che, come in un dialogo, tocca il cuore, s’imprime nell’anima, la rinnova con la pace di Gesù, che rende inquieti per gli altri». Così Papa Francesco illustrava domenica 21 gennaio, il rapporto irrinunciabile che il cristiano ha bisogno di coltivare con la Parola di Dio. La Domenica della Parola di Dio — istituita da Papa Francesco il 30 settembre 2019, in occasione dell’anniversario della morte del grande traduttore della Bibbia in latino, san Girolamo — ha un’importanza molto grande nella storia e nella vita della Chiesa Cattolica e assume, anzitutto, un forte valore ecumenico…
Non dobbiamo dimenticare, infatti, come con la costituzione conciliare Dei Verbum — che Francesco cita a lungo nel motu proprio — la Chiesa abbia dato apertura alla Sacra Scrittura restituendola alla lettura, allo studio e alla preghiera di tutto il popolo di Dio… Per ben due secoli, infatti, la Chiesa ebbe, poi, persino vietato la stampa di Bibbie tradotte nelle lingue moderne. Un atteggiamento che pian piano si ammorbidirà ma che dovrà aspettare il concilio Vaticano II per una definitiva introduzione della parola biblica nella vita delle parrocchie, delle chiese locali, dei fedeli laici.
Un altro aspetto prezioso che si lega alla Domenica della Parola di Dio è la pari dignità di donne e uomini che, fondata e stabilita sul Battesimo, rende possibile l’accesso indiscriminato ai ministeri della Parola: quello del lettore e della lettrice, del catechista e della catechista. «La scelta di conferire anche alle donne questi uffici, che comportano una stabilità, un riconoscimento pubblico e il mandato da parte del vescovo, rende più effettiva nella Chiesa la partecipazione di tutti all’opera dell’evangelizzazione” (Lettera del Santo Padre Francesco al prefetto della Congregazione per la dottrina della fede circa l’accesso delle donne ai ministeri del lettorato e dell’accolitato). «Questo fa anche sì che le donne abbiano un’incidenza reale ed effettiva nell’organizzazione, nelle decisioni più importanti e nella guida delle comunità ma senza smettere di farlo con lo stile proprio della loro impronta femminile» (Francesco, esortazione apostolica Querida Amazonia, 103). Una presenza qualificata che restituisce alle donne quanto esse godevano già nella Chiesa delle origini: «Fin dai suoi inizi — infatti — la comunità cristiana ha sperimentato una diffusa forma di ministerialità che si è resa concreta nel servizio di uomini e donne i quali, obbedienti all’azione dello Spirito Santo, hanno dedicato la loro vita per l’edificazione della Chiesa» (Antiquum ministerium, 2). Parole che, riconoscendo quanto era «in principio» vanno ad abbattere muri che sono stati eretti, nella storia, all’interno della comunità ecclesiale, tra uomini e donne. Per le donne è stato, infatti, per secoli quasi impossibile pregare e coltivare il rapporto con Dio attraverso la Parola. Ora si illumina l’annuncio che Paolo fa della realtà dei battezzati, i quali «rivestiti di Cristo» si vedono azzerate tutte le discriminazioni al punto che l’apostolo conclude: «non c’è più giudeo né greco, schiavo né libero, maschio né femmina» (Gal 3, 28)… La Domenica della Parola di Dio non si esaurisce in una giornata — come ripete spesso Papa Francesco — poiché tutte le domeniche e tutti i giorni della vita dei cristiani sono tempo della Parola. «Non di solo pane vive l’uomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio» risponde Gesù al diavolo che lo tenta, con una citazione del libro del Deuteronomio (cfr. 8, 3). Questo vale per tutti i credenti. La necessità della Parola è imprescindibile non solo per la vita spirituale, interiore, ma perché i cristiani si possano formare una coscienza di fraternità, per acquisire una conoscenza di verità e di carità, per imparare a tessere legami, a vivere relazioni col Cielo e con la terra, per maturare e agire in quell’“amor politico” urgente nella storia attuale! …
il Papa si chiede: «Ma perché per molti di noi non accade lo stesso? È il nostro rischio: travolti da mille parole, ci lasciamo scivolare addosso pure la Parola di Dio: la sentiamo ma non la ascoltiamo; la ascoltiamo ma non la custodiamo; la custodiamo, ma non ci lasciamo provocare per cambiare». Un’interrogazione che si conclude con un’esortazione appassionata: «Facciamo spazio alla Parola di Gesù pregata e accadrà per noi come ai primi discepoli» i quali «lasciarono le reti e lo seguirono». Poiché «la Sacra Scrittura scioglie gli ormeggi di una fede paralizzata e ci fa riassaporare la vita cristiana com’è veramente: una storia d’amore con il Signore». E con tutte le creature del mondo.                                           Rosanna Virgili (biblista)

Ogni venerdì mattina dalle 8 alle 9 ci sono le pulizie della chiesa a Massarosa. Abbiamo necessità di persone disponibili a questo servizio. Grazie.

AVVISI
Lunedì 19 – alle 21 al Don Bosco centro ‘ti ascolto’.
Alle ore 21 presso la Parrocchia di Santa Maria Assunta, Migliarina incontro aperto a tutti : ‘Le Cure Palliative,
significato e servizi offerti sul nostro territorio’.
Martedì 20 – alle 21 in canonica a Massarosa incontro sulla parola di Dio della Domenica.
Alle 18,30 a Bozzano Oratorio primo incontro sulla Passione secondo Giovanni’ per giovani e adulti.
Alle 21 a Bozzano comitato Oratorio.
Mercoledì 21 – alle 21 a Gualdo nella sala parrocchiale – riunione paesana per piazzale e canonica.
Alle 21 da Maria Agnese al Bertacca incontro sulla Parola di Dio della domenica
Giovedì 22 – dalle 17 alle 18 in cappellina a Massarosa Adorazione Eucaristica.
Alle 21 nelle sale parrocchiali a Quiesa incontro sulla Parola di Dio della domenica.
Alle 21 al Don Bosco genitori bambini di 1a e 2a elem. di tutta la Comunità.
Venerdì 23 – alle 15 in chiesa a Piano del Quercione Via Crucis. Alle 17,30 in cappellina a Massarosa Via Crucis. Alle 20,30 in chiesa a Quiesa Via Crucis.
Alle 21 a Bozzano Assoc. Ricreativa.
Sabato 24 – alle 9 a Massarosa in Canonica incontro dei ministri degli infermi.
Domenica 25 – nel pomeriggio Carnevale a Massarosa in Piazza Provenzali. Il ricavato della festa va a favore della Protezione Civile.

18 febbraio 2024 – clicca sopra per leggere il foglietto della domenica in formato pdf

One Reply to “E’ Domenica (18-02-2024) – 1a domenica di Quaresima – anno b”

  1. Riccardo Pellegrineschi

    Tre riflessioni. La prima è vedere come Gesù “….sospinto nel deserto…” dallo Spirito Santo assomigli tanto a noi, quando nei momenti di dubbi o incertezza lungo il nostro cammino di Fede, alziamo tante volte gli occhi al cielo e chiediamo al Padre un barlume di luce o una dritta per procedere nella maniera giusta. Anche Gesù, in procinto di iniziare la predicazione che lo porterà poi al Calvario sembra incerto, quasi titubante, in poche parole così “umano”…. ma lo Spirito, emanazione del Padre, non lo abbandonerà e lo farà uscire vittorioso dai 40 giorni di digiuno e di lotta con Satana.
    Ecco, ricordiamoci che Dio Padre come non ha abbandonato il Figlio dell’Uomo così non abbandona mai nessuno di noi “piccoli” ma ci sostiene sempre anche quando non sembra, perché vuole che confidiamo e ci affidiamo a Lui.

    Seconda riflessione. La Quaresima è un periodo nel quale siamo chiamati a rinnovare il nostro impegno di conversione ed a riscoprire il valore di ciò che il battesimo ha significato per noi. Soprattutto è un periodo nel quale e importante (e bello) concentrarci nel dialogo con il Signore, un dialogo che è fatto anche di momenti di silenzio e di ascolto della sua voce, che ci arriva al cuore quando questo è libero e pronto ad ascoltare.
    Allora creiamo anche noi metaforicamente un “deserto” nel nostro cuore, limitiamo l’uso dei media che quotidianamente ci rovesciano addosso immagini e voci spesso sgradite e non richieste, e quando queste – seppure temporaneamente – avranno abbandonato il nostro cuore gustiamo il colloquio col Signore.

    Terza riflessione (molto legata alla seconda). Sarebbe bello se, oltreché al digiuno del corpo inteso come inno alla frugalità ed eliminazione di quanto superfluo, riscoprendo il dialogo col fratello – specie se in difficoltà o sofferente – eliminassimo per un po’ tutti quei comportamenti effimeri e dettati dal materialismo che ci possono distogliere dalla ricerca della Luce.

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