E’ Domenica (28-04-2024) – 5a domenica di Pasqua – anno b

COMMENTO AL VANGELO – V DOMENICA DI PASQUA

Dopo aver ascoltato domenica scorsa l’identificazione di Gesù con il buon Pastore, nella quinta domenica del tempo di Pasqua, la liturgia ci propone un’altra immagine, altrettanto significativa, proveniente dal mondo contadino. Gesù, parlando ai discepoli, si identifica con una pianta di vite. In questa immagine, noi uomini siamo i tralci, i rami che traggono dalla pianta la linfa, che garantisce loro la vita. I tralci, però, di tanto in tanto, devono essere potati, bisogna togliere ciò che non è essenziale. Così anche noi, alla luce della Parola di Dio, siamo invitati a lasciarci “potare” da essa, a spogliarci dei tanti “sovrappiù” che appesantiscono la nostra vita e che soffocano la nostra fede. La potatura, infatti, ha uno scopo molto importante: portare più frutto. È un’azione di amore, fatta affinché possiamo diventare tralci che portano frutto e arricchiscono così la comunità. Per portare frutto, tuttavia, il tralcio ha necessità di rimanere nella vite, non può produrre i grappoli d’uva da solo. Rimanere nella vite significa per noi rimanere in Gesù, essere un’unica cosa con Lui, camminare nel solco che Egli ha tracciato per noi. Soltanto così si può fare esperienza di quell’amore che ci permette poi di portarlo anche agli altri. “Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto”: è dunque rimanendo saldi nella fede in Gesù che si diventa tralci vivi e fruttiferi, cristiani veri che formano la Chiesa. Mettersi alla sequela di Gesù e portare frutto sono quindi due azioni che danno gloria a Dio, come ci dice Gesù al termine del brano del Vangelo. Dio gioisce se rimaniamo con Lui e se ci nutriamo della sua linfa d’amore: la Parola di Dio.

LA RESURREZIONE DI CRISTO E LE ‘RISURREZIONI VIRTUALI’

La Pasqua di Cristo è la sua passione, morte e risurrezione ed è un evento “reale”: è reale, perché è “un fatto” capitato nella storia di un uomo morto e risorto; è reale perché, stravolgendo i limiti dello spazio-tempo di ogni fatto storico, mette in luce le profondità abissali della realtà: la risurrezione di Gesù ha davvero poco a che vedere con il “risuscitamento di Lazzaro”, un uomo che ritorna alla vita di prima per ritornare a morire. Qui c’è il passaggio dalla morte alla vita vera, eterna che non muore mai. L’aspetto singolare è che questa vita “oltre la vita” si presenta come accadimento in “questa vita votata alla morte”, immettendo dentro il morire degli umani un senso di speranza vera: questo è ̀l’annuncio, “voi esseri mortali, non morirete mai”. La risurrezione di Gesù dona il senso (e dunque conferisce realtà) alla vita umana: forse per questo interessa i letterati e i poeti, persino i pensatori laicisti non credenti; perché questi si interessano del senso dell’umano e si pongono le questioni vere dell’esistenza. La morte è l’annientamento, scadimento nel nulla, come diceva il nichilista Leopardi o è trasformazione da vita in vita, in dimensioni più profonde della realtà. I poeti, i narratori e i filosofi hanno i piedi per terra, diversamente dagli scienziati che lavorano con le astrazioni e spesso si chiudono nelle “nuvole” delle infinite probabilità delle particelle elementari. Tanto più i tecnocrati che — grazie ai potenti dispositivi dell’Intelligenza Artificiale — stanno creando le “risurrezioni virtuali”, educando le coscienze ad accontentarsi nel futuro di ologrammi e di avatar che “simulano” perfettamente i cari defunti, invece di sperare nella realtà beatificante della risurrezione della carne. Sarà il “senso umano” immesso nella storia dalla risurrezione di Cristo, invece, a salvare l’uomo dall’autodistruzione, sempre latente grazie al potere acquisito con la tecnica. Se l’uomo resterà umano — nella sua stoffa umana di sensibilità partecipante al dolore e alla sofferenza degli altri nell’amore – allora la macchina rimarrà uno strumento utilissimo per migliore la qualità della vita di tutti.   Antonio Staglianò (Oss.Rom.)

AVVISI
Domenica 28 – CRESIME alle ore 16 a Quiesa e alle ore 18 a Massarosa (non c’è la Messa alle ore 18 a Quiesa).
Martedì 30 – a Bozzano alle 18,30 festa del 1° anniversario Cresima 2023, Cena insieme
Alle 21 in canonica a Massarosa incontro sulla Parola di Dio della domenica.
Mercoledì 1 maggio – alle 11 a Massaciuccoli Messa in onore della Madonna. Per chi vuole, partenza della passeggiata alle 9 dal Parco Nassirya e dopo la Messa pranzo nello spazio della Sagra del Pesce.
Agli Sterpeti alle 15,30 Tombola.
Giovedì 2 – a Massarosa alle 20,30 prove di 1a Comunione.
alle 21 nelle sale parrocchiali di Quiesa incontro sulla Parola di Dio della domenica.
Venerdì 3 – presso lo stadio di Bozzano alle 19 Pizzata dei ragazzi e famiglie Oratorio. € 10 a testa.
A Ronco a Massarosa alle 20,30 recita del rosario e a seguire Messa.
A Massarosa alle 21 gruppo Fidanzati.

Sabato 4 – alle messe buste per i lavori delle chiese.
A Massarosa catechismo 2a media – tutti.
Domenica 5 – a Massarosa alle 9 e alle 11 messa di 1a Comunione. (Non c’è la messa delle ore 8).
A Pieve a Elici alle ore 16,30 celebrazione dei Battesimi.

ROSARIO MESE DI MAGGIO

*A Massarosa in cappellina da lunedì a venerdì alle 17,30.
* A Bozzano in casa di Felice da lunedì a venerdì alle 20,30.
* Alla chiesina della Polla del Morto bassa dal 13 al 21 maggio rosario per la novena di Santa Rita.

***
Il Centro ‘ti ascolto’ necessita urgentemente dei seguenti alimenti:
PELATI, MERENDINE, RISO, MARMELLATA, OLIO DI SEMI, BISCOTTI GRANDI E PICCOLI, LATTE, FARINA.
Inoltre il Centro ‘ti ascolto’ ringrazia tutti coloro che hanno fatto offerte alimentari ed in particolare la famiglia di Tomei Federico in sua memoria.

***

28 aprile 2024 – clicca sopra per leggere il foglietto della domenica in formato pdf

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