XXIII domenica del to anno C – COME ESSERE DISCEPOLI DI GESU’
L’educazione alla fede comporta formazione di personalità mature, capaci di scelte, di responsabilità e anche di rinunce. E’ una crescita integrale attraverso esperienze e relazioni che portino al dono di sé, alla reciprocità nell’amore che si apre alla vita in tutte le sue forme.
Su questa base è possibile vivere anche l’amore di Dio, accolto e ricambiato, attraverso la costruzione di comunità autentiche: questo può essere il significato dell’evangelico “prendere la propria croce” alla sequela di Gesù. Non dunque una fede come insieme di prescrizioni religiose,non una fede di convenienza e di convenzioni sociali, ma assai più come risposta personale ad un amore ricevuto e corrispondenza ad una chiamata.
Per accogliere il regno di Dio in noi e collaborare alla sua costruzione nel nostro mondo è necessario, secondo il vangelo, rispondere alla chiamata di Gesù. Diventare suoi discepoli significa non solo condividere idee, ma soprattutto seguirne il destino. Nella parabola del banchetto sono presentate anche le difficoltà di tale scelta.
Chi può conoscere la volontà di Dio su di noi? Per la prima lettura solo la sua Sapienza che possiamo chiedere nella preghiera e accogliere nella fede.
L’esempio concreto di sapienza cristiana conforme al volere di Dio è, nella seconda lettura, il comportamento che Paolo suggerisce al discepolo Filemone nel rinviargli lo schiavo Onesimo che da lui era fuggito: occasione per ribadire che la vera dignità della persona è quella che essa ha agli occhi di Dio.
2016 scarica foglietto della domenicascarica foglietto della domescarica foglietto della domenica
Commenti recenti