XXXIV domenica t.o. anno C – CRISTO, RE DI RICONCILIAZIONE
Regnare con Cristo nella giustizia e nell’amore è il mandato della liturgia odierna a conclusione dell’anno liturgico. Cristo appare come signore della pace e dell’unià nel popolo di Dio, principio di riconciliazione con Dio e tra di noi. Un re venuto a servire, dunque, e a trasformare l’umanità attraverso la misericordia e il perdono. L’umanità sarà resa nuova se accoglierà e diffonderà il suo perdono, se3nza ripiegarsi continuamente e orgogliosamente su se stessa e su logiche di dominio e di oppressione. Cristo offre la possibilità di far parte di una umanità nuova e liberata dalle sue alienazioni a tutti, buoni e malvagi: tutti possono essere convertiti dal suo amore accolto e vissuto.
Il vangelo ci pone davanti alla scena del calvario: “oggi sarai con me nel paradiso” è la promessa di Gesù al “buon ladrone”. La promessa esprime con il linguaggio delle immagini il contenuto della regalità di Cristo. Con il dono della sua vita egli apre le porte della vita eterna in Dio.
La prima lettura ruota attorno alla figura profetico-messianica di Davide. Si narra la sua unzione a re d’Israele, il suolo di riconciliazione tra le parti divise dello spesso popolo, anticipando così il ministero regale di Gesù.
Con un ringraziamento a Dio, “che ci ha trasferiti nel regno del suo Figlio diletto”, inizia la seconda lettura: un inno al primato di cristo e un invito alla comunità cristiana a riconoscere tale primato.
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