3a domenica di avvento anno A – RALLEGRATEVI: LA LIBERAZIONE
E’ VICINA
Dio non è contrario alla felicità degli esseri umani, egli vuole la riuscita della loro vita. Le gioie semplici della vita quotidiana, quelle che rallegrano il cuore a motivo di una nascita, di un amore, di una festa sono momenti che danno corpo al tendere verso la felicità. C’è però anche una gioia più profonda, quella che nasce dal sentirsi amati da Dio e in pace con lui: una gioia intima, che nessuna difficoltà e neppure le prove più dure possono scalfire. Questa gioia di Dio diventa forza, anche nella sofferenza, rende liberi interiormente e aiutare a costruire una vita ricca di senso.
Il vangelo di oggi è per noi illuminante: la domanda che il Battista rivolge a Gesù, se sia lui il Messia vero o se si debba attendere un altro, ci costringe a riflettere sulle nostre attese, che spesso illudono perché dirette a falsi idoli e a ingannevoli promesse. Nella sua risposta Gesù dichiara il criterio per riconoscere il vero Messia: la vicinanza ai piccoli e ai poveri quale segno della vicinanza di Dio. Le opere buone, che scaturiscono da una fede autentica, sono incoraggiate anche nella prima lettura per infondere fiducia in chi è sfiduciato e per incitarlo a ricuperare la speranza e la capacità di cogliere la novità di un Dio che, se accolto, può dare gioia alla vita.
Stessa finalità hanno le esortazioni della seconda lettura ad essere pazienti e costanti, ad aprirci alla fiducia e a rinfrancare i cuori, poiché la venuta del Signore è vicina.
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