E’ Domenica (23-04-2023) – 3a Domenica di Pasqua anno a

COMMENTO AL VANGELO – III DOMENICA DI PASQUA

Dopo l’episodio della conversione di Tommaso, ascoltato domenica scorsa, nella III Domenica di Pasqua il brano del Vangelo ci propone un’altra esperienza di conversione, quella dei discepoli di Emmaus. I due se ne stanno andando da Gerusalemme e appaiono sconsolati di fronte alla morte di Gesù. Essi credevano che avrebbe liberato Israele e, dopo aver visto la sua crocifissione, vedono crollare le loro speranze. Non guardano, però, agli eventi accaduti con gli occhi della fede e infatti, quando Gesù si avvicina loro, non lo riconoscono; l’evangelista Luca ci dice addirittura che “i loro occhi erano impediti a riconoscerlo”. Gesù, allora, camminando al loro fianco, inizia a spiegare ai due discepoli le Scritture, mettendo in evidenza come esse si siano compiute in Cristo. La Parola di Dio fornisce, infatti, una chiave di lettura diversa degli eventi, rispetto a quella dei due discepoli, che si attengono solo alla “cronaca”, senza andare più a fondo. Benché la spiegazione di Gesù scaldi i loro cuori, come diranno in seguito, i discepoli ancora non riconoscono nel loro compagno di viaggio il Risorto. Soltanto nel momento in cui Gesù, ripetendo i gesti dell’Ultima cena, spezza il pane e lo condivide con loro, gli occhi dei due discepoli si aprono e riconoscono il Signore. Ecco che allora avviene la loro conversione e immediatamente credono alla Risurrezione di Gesù. Animati nuovamente dalla fede, corrono verso Gerusalemme ricongiungendosi agli Apostoli per raccontare loro ciò che hanno vissuto, condividendolo, quindi, con la comunità.
Parola ed Eucaristia sono dunque i due elementi distintivi di Cristo e costituiscono anche per noi due esperienze da vivere per rafforzare la nostra fede.

IIIa domenica di Pasqua – clicca sopra per leggere la parola di Dio

Il rapporto tra Sacro e fede Cristiana -2-

Già in Israele era iniziato il distacco dal sacro. Soprattutto l’esperienza dell’esilio a Babilonia ha influito molto sulla sua fede. Distrutto il tempio di Gerusalemme nel 587 a.C. a opera dei babilonesi, cessano i sacrifici, ma la fede di Israele permane ed anzi si rafforza. Il popolo di Dio, sotto la guida dei profeti, comprende che “l’obbedienza a Dio vale più dei sacrifici” (cf 1Sam 15,22), Dio vuole la Sua conoscenza piuttosto degli olocausti ( cf Os 6,6); e si fa strada l’idea che la preghiera sostituisca i sacrifici del tempio, i credenti sostituiscano i sacerdoti nelle sinagoghe, e che le opere di carità e di misericordia valgano quanto valevano gli atti cultuali al tempio.
Anche la profanazione del tempio e la soppressione del culto da parte di Antioco Epifane nel 167 a.C. accelera l’esodo dal sacro e dai sacrifici.
Soprattutto le opere di misericordia, la condivisione dei beni, la condivisione del pane e dei vestiti, il seppellimento dei morti assumono il valore di sacrificio. Perciò alle soglie del Nuovo Testamento, nel Siracide leggiamo ‘osservare la legge è uguale a moltiplicare le offerte; aderire ai comandamenti è offrire un sacrificio di salvezza. Ringraziare equivale a fare un’offerta di fior di farina; fare l’elemosina è offrire un sacrificio di lode’ (Sir 35,1-4).
Questi alcuni tratti della preparazione al Vangelo, che pone fine radicalmente, senza possibilità di recupero, al sistema del sacro nell’Antico Testamento.
I Vangeli cosa testimoniano del rapporto tra Gesù e il sacro ? Anzitutto non abbiamo mai tracce di azioni sacrificali compiute da Gesù al tempio. Egli lo frequentava, certamente vi ha pregato come pregava nel deserto, nella notte e altrove, ma non ha mai partecipato a liturgie sacrificali, né ha impartito un insegnamento sul sacrificio ai suoi discepoli. E, soprattutto, non ha previsto riti sacrificali per la sua comunità. Quando ha istituito un memoriale da celebrarsi fino alla sua venuta gloriosa ha spezzato il pane e dato il calice del vino, azioni non sacrificali ma di lode, ringraziamento e benedizione ! E’ significativo che secondo il vangelo di Marco Gesù non solo ha fatto un gesto di purificazione del tempio, ma ha impedito lo svolgimento dei sacrifici che là si facevano, scacciando pecore, agnelli e buoi, cioè le vittime designate per il sacrificio, mettendo così fine a tutti i sacrifici prescritti nell’antica alleanza.
Va detto con chiarezza: proprio il luogo santo del tempio, il luogo più sacro, è stato da Gesù condannato e spogliato di tutta la sua potenza. Non a caso l’accusa mossa contro di lui è di aver bestemmiato contro questo luogo santo, di cui ha anche profetizzato la distruzione. E’ la presenza di Gesù che rende inutile il tempio, perché il vero tempio è proprio il suo corpo che sarà segnato da morte e risurrezione. Nella vita cristiana non c’è più né tempio, né altare, né vittima ! L’unico sacrificio è quello avvenuto “una volta per tutte” sul monte del cranio, sul Golgota, e l’unica vittima messa a morte dall’umanità peccatrice è Gesù. Anche il sabato, giorno sacro, è posto da Gesù a servizio dell’uomo. Questo giorno è per la vita; è l’essere umano il primo luogo sacro in cui Dio vuole essere glorificato. (continua)

AVVISI
Lunedì 24 – alle 18 in chiesa a Massarosa messa per i confratelli del Carmine
agli Sterpeti ore 20 cena per sostenere l’Oratorio. Costo 20 € a persona. Per prenotare chiamare il numero 3898347304.
Martedì 25 – alle ore 21 in canonica a Massarosa incontro sulla parola di Dio della domenica.
Mercoledì 26 – a Bozzano dalle 17 alle 19 laboratorio di spagnolo con il maestro Federico.
alle 21 in canonica incontro di preparazione al battesimo.
Giovedì 27 – a Bozzano dalle 15,30 alle 17,30 oratorio
Ore 21 Coordinamento Grest
Venerdì 28 – a Massarosa dalle 18,30 alle 22 confessioni libere per genitori, padrini e madrine Cresima.
Sabato 29 – alle 19 messa a Montigiano
Passeggiata fra gli olivi a Pieve a Elici e lettura di alcune opere pittoriche che hanno rappresentato il paesaggio versiliese. Il ritrovo è alle ore 14,30 sul piazzale della chiesa di S. Pantaleone.
Domenica 30 – alle 10 a Massarosa Cresime. Non c’è la messa delle 11.
Mercoledì 3 maggio – alla croce a Ronco ore 20,30 rosario e a seguire Messa.

Martedì 25 aprile contrariamente a quanto detto, non c’è la tombola agli Sterpeti.E’ rimandata a domenica 30 aprile.

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23 aprile 2023 – clicca sopra per leggere il foglietto della domenica nel formato pdf

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