PRIMA DOMENICA DI QUARESIMA- VIVERE LA FEDE
La Quaresima è un tempo privilegiato per sperimentare la misericordia di Dio, per avvertire la sua presenza accogliente nella nostra vita e per un cammino di purificazione interiore, nel distacco dalla idolatria delle cose (questo è il senso del digiuno) e nel riorientare la nostra vita spirituale alla sequela di Gesù (questo è il senso della conversione autentica). Al termine del cammino sta la luce della Pasqua, una luce che può dare forza e coraggio perché la sequela di Gesù non è sempre rose e fiori, ma spesso comporta lotta, diffidenza e persecuzioni.
Vivere la fede alla sequela di Gesù è il cammino quaresimale al quale le comunità cristiane sono invitate. Vivere la fede non è sempre un percorso facile né comodo, l’esperienza della propria fragilità e del limite, degli ostacoli dall’esterno e dall’interno lo può frenare e impedire, la presenza della tentazione può scoraggiare. Neppure a Gesù sono state risparmiate tentazioni, ostilità e sofferenze, ma egli ha affrontato e superato personalmente la “via della croce” nella fedeltà a Dio Padre.
Neppure noi siamo abbandonati a noi stessi nelle difficoltà, ma ci è assicurata la sua presenza accogliente che può dare forza e coraggio per essergli fedeli.
Il vangelo di oggi fornisce, sull’esempio di Gesù nel superare le tentazioni da cui non è stato risparmiato, i criteri della nostra fedeltà a Dio: la via della rinuncia alla idolatria delle cose, ad esercitare un potere di dominio e ad una orgogliosa affermazione di noi stessi… possono dare concretezza alla nostra fede.
Siamo così invitati a “narrare la nostra fede”, ossia a mostrare coraggiosamente il nostro volto di credenti (prima lettura), e a riscoprire il fondamento della nostra fiducia: Dio, così come ce lo rivela Gesù, perché proprio in lui ci ha dato testimonianza della sua fedeltà (seconda lettura).
Commenti recenti