E’ Domenica (23-06-2024) – XII Domenica del tempo ordinario – anno b

COMMENTO AL VANGELO – XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Nella XII domenica del tempo ordinario, l’evangelista Marco ci narra l’episodio della tempesta sedata.
Gesù e i suoi discepoli devono attraversare in barca il mare di Galilea, dopo che Gesù ha parlato in parabole alle folle che lo seguono. Il viaggio in barca è tutt’altro che tranquillo, perché vengono colti da una grande tempesta, che minaccia di far naufragare l’imbarcazione. I discepoli, comprensibilmente, sono impauriti dalla situazione e si precipitano a svegliare Gesù, che invece dorme tranquillamente a poppa della barca. Alla richiesta dei discepoli, il Signore non resta indifferente e ordina che la tempesta si plachi; e così avviene. La paura dei discepoli lascia il posto allo stupore e al timore, tanto da chiedersi chi sia colui che hanno di fronte, che è stato in grado di compiere un gesto così grande.
La tempesta di cui fanno esperienza i discepoli è presente, in diversi modi, anche nella vita di tutti noi: chi non ha mai passato un momento di sofferenza? Da questo episodio, però, possiamo trarre un insegnamento che può aiutarci ad affrontare le nostre “tempeste”. Per quanto la nostra barca venga scossa dai venti, dobbiamo ricordare che a bordo della barca c’è sempre Gesù, che resta con noi anche nei momenti più difficili. Non sempre è facile riconoscerne e percepirne la presenza. Anche i discepoli, nonostante Gesù sia con loro, sono impauriti. Ciò che però non deve mancare è la ricerca del Signore, porsi delle domande, arrivare a riconoscere la grandezza di Gesù, come i discepoli si domandano “Chi è dunque costui?”. Se, infatti, da parte nostra c’è un desiderio di ricerca e di dialogo con il Signore, sicuramente riceveremo una risposta da Lui, che non rimane indifferente alle preghiere di chi lo cerca con fede.

UN POPOLO IN CAMMINO

Evangelii Gaudium è l’Esortazione Apostolica promulgata più di dieci anni fa (24 novembre 2013) e conteneva “le vie per il cammino della Chiesa nei prossimi anni”. Il documento aveva l’intento più di suggerire che di dettare una linea. Poi, in occasione del Convegno della Chiesa Italiana a Firenze nel 2015, il Papa aveva chiesto ‘di avviare, in modo sinodale (cioè con un confronto fatto assieme) un approfondimento dell’Evangelli Gaudium. Che ne è stato del cammino sinodale, è cambiato qualcosa nelle nostre comunità, quali luci e ombre, progressi o resistenze si possono vedere o prevedere ?
La prima osservazione è che nel pontificato di Papa Francesco la sinodalità, cioè il confronto assieme costituisce l’altra faccia della medaglia rispetto alla missione: cioè conversione missionaria e conversione sinodale vanno assieme. Talmente vanno assieme le cose che nell’Assemblea generale a ottobre 2024 il tema sarà ‘ Chiesa sinodale in missione’. Ma si può concludere da questo fermento di iniziative che la sinodalità è stata recepita e capita come prassi ecclesiale consolidata, da cui sta prendendo forma uno stile sinodale di Chiesa ? Papa Francesco si sforza di ricordarci che una Chiesa sinodale è una Chiesa dell’ascolto’ ascolto gli uni degli altri per ascoltare ciò che lo Spirito dice alla Chiesa.
Come è bello l’ascolto, quello vero, senza barriere, con l’unico fine di ascoltare lo Spirito del Signore che parla alla Chiesa e a ciascuno di noi. Oggi si assiste a una grande sete di ascolto reciproco e questo denota una grande sete di conversione e di conoscenza e amore del Signore.
Così il Papa con grande forza ha trasformato il Sinodo dei Vescovi da evento riservato a una Assemblea dei Vescovi a Roma, a processo articolato per fasi in grado di coinvolgere tutta la Chiesa e tutti nella Chiesa. A partire da ciò papa Francesco ha aperto la prima fase del processo sinodale con la consultazione del popolo di Dio nelle Chiese particolari, poi da una fase diocesana, da un ulteriore contributo delle Conferenze episcopali e successivamente nelle Assemblee continentali. Fino a che punto la sinodalità può dirsi recepita e consolidata? Fino a che punto ‘il camminare insieme’ è entrato nel patrimonio ecclesiale? E poi, ha futuro una forma di Chiesa che è legata a doppio filo alla maturità dei soggetti ?
Non sono pochi i segni di stanchezza e forse anche di rigetto. All’inizio il processo sinodale è stato avvertito come una novità e dove è stato attivato, ha portato entusiasmo in molti. Forse qualcuno lo ha visto come una ‘scelta dall’alto’ e così finito il compitino ciascuno è tornato al suo modo di essere Chiesa.
Da molti, il processo sinodale è stato avvertito come qualcosa di ulteriore e straordinario rispetto alle dinamiche della vita ecclesiale. Quando va bene, si invoca il ritorno alle cose di sempre; quando va male, si liquida la questione come una ‘moda’ voluta dal Papa, che terminerà con il suo pontificato. Ecco la fatica e la resistenza a uscire da un modello di Chiesa, la paura di osare, di mettersi in cammino.
Dobbiamo riconoscerlo, diventare una chiesa sinodale costa. Bisogna vedere quanto si è disponibili a pagarne il prezzo, in termini di ascolto e dialogo a tutti i livelli, in termini di fede e di pazienza, in termini di speranza, quella vera.
Una Chiesa ‘vecchia’ non è quella in cui si canta ‘Benigno ascoltaci e ci perdona’ o ‘al tuo santo altar’, ma una chiesa in cui non si ascolta lo Spirto del Signore e ci si lascia avvolgere dalla sua novità, bontà e bellezza.

AVVISI
Lunedì 24 – A Massarosa inizia il Grest – 5 settimane agli Sterpeti.
Alle 21 al Don Bosco, centro ‘ti ascolto’
Martedì 25 – alle 21 in canonica a Massarosa incontro sulla Parola di Dio della domenica.
Alle 21 a Bozzano Associazione Ricreativa Culturale.
Mercoledì 26 – alle ore 21 a Gualdo incontro sulla Parola di Dio della domenica.
Giovedì 27 – alle 21 nelle sale parrocchiali di Quiesa incontro sulla Parola di Dio della domenica.
Sabato 29 – alle ore 18 a Massarosa festa dei Fratres e poi cena agli Sterpeti.
Alle 18 a Quiesa Festa ‘Ancora in viaggio’.
Domenica 30 – a Massarosa alle ore 11 s. Messa per la festa della Virgo Fidelis.


Da domenica 30 giugno la messa a Bozzano è sospesa fino a metà settembre

***
Ringraziamo insieme a Suor Sinforosa tutti coloro che hanno collaborato e contribuito alla buona riuscita della festa sia in chiesa a Massarosa che agli Sterpeti, del suo giubileo di vita consacrata.

23 giugno 2024 – clicca sopra per leggere il foglietto della domenica in formato pdf

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