E’ Domenica (16-06-2024) – XI Domenica del tempo ordinario – anno b

COMMENTO AL VANGELO – XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Nell’XI domenica del tempo ordinario, il brano del Vangelo secondo Marco ci propone un discorso in cui Gesù parla del Regno di Dio ricorrendo all’immagine di un seme.
Il seme viene gettato nel terreno e, indipendentemente da ciò che l’uomo fa, esso diventa germoglio e dà frutto. Allo stesso modo, Dio mette in noi il seme del Suo regno, che poi cresce con tempi e modi che non possiamo conoscere, perché vanno al di là della nostra logica umana. Non dobbiamo essere impazienti né scoraggiarci, ma avere fiducia: non si possono forzare i tempi con cui il seme germoglierà.
La seconda immagine a cui Gesù paragona il Regno di Dio è il granello di senape, un seme piccolissimo che però dà vita ad un albero maestoso, sui cui rami trovano riparo gli uccelli. Anche in questo caso, si tratta di fiducia: il contadino pianta il seme più piccolo di tutti e attende la sua trasformazione in un grande albero. Bisogna andare oltre ciò che appare in superficie e credere, anche quando sembra difficile.
La pazienza con cui aspettare la maturazione del seme, però, non va confusa con l’essere passivi. Il terreno in cui cade il seme deve essere preparato, non bisogna semplicemente aspettare che il tempo passi. Il Regno di Dio, infatti, si costruisce già adesso, ogni giorno, mettendo al centro della nostra vita quotidiana il Vangelo, testimoniando a tutti il suo messaggio di amore. Così facendo, gradualmente ma con costanza, si arriva ad ottenere grandi cose, come dal piccolo seme di senape nasce il grande albero. Al contrario, se tentiamo di imporci e di voler essere a tutti i costi in primo piano, ostacoliamo la maturazione del seme, che è invece opera di Dio.

XI domenica ddel t. ordinario – anno b – clicca sopra per leggere il foglietto della domenica in formato pdf

ANIMALI SI, MA NON OGGETTO DI CULTO

Da qualche anno oramai, si assiste sempre di più alla diffusione su larga scala nelle famiglie, della presenza di uno o più animali domestici. Cani e gatti sono nei nostri paesi sempre più presenti, ma anche uccelli, pesci e rettili trovano il loro bellissimo campionario da tempo in molte case degli italiani. Certamente, l’amore per gli animali è una cosa in sé apprezzabile e dagli animali che Dio ha donato all’uomo tante cose si possono imparare e a volte gli animali (così ci dice la Bibbia) indicano all’uomo la via del Signore (famosa è l’asina di Balaam). Moltissime pagine della Sacra Scrittura fanno riferimento ad ogni genere di animale e questo ci dice, quanto il rapporto nostro con loro non sia secondario e anzi, può facilitare la ricerca di un nostro rapporto con Dio.
Nella attuale società postmoderna, dove si riscontra una certa solitudine in molte persone, l’animale da compagnia si è sostituito alla presenza delle persone e questo ha facilitato una diffusione esponenziale, che ha prodotto una vera e propria industria che vive dietro ai nostri bisogni di relazione. I negozi di oggettistica e di alimenti per animali sono sempre più diffusi, a diversi orari del giorno la pubblicità ci conduce verso i migliori cibi per i nostri cari amici e la presenza di cani e gatti parlanti, è entrata anche nella reclame di prodotti in uso dall’uomo. Così oggi proteggere gli animali, è diventato un segno distintivo culturale di maturità e sensibilità e se per certi versi questo è vero, dobbiamo però non perdere di vista il legame profondo e necessario con la comunità umana che ci circonda.
Alcuni, in nome della difesa del mondo animale, considerano chi non la pensa come loro una persona retrograda e priva di valori e questo è un pensiero indotto anche dalla catena pubblicitaria imperante, che senza pensarci ogni giorno fagocitiamo. Se un gatto finisce in una fossa un po’ profonda, si chiamano i pompieri e i mezzi di soccorso, e magari non siamo più così attenti ai tanti nostri fratelli che ogni giorno sprofondano in un universo di difficoltà e disperazione. Questa cultura apparentemente difensiva del mondo animale, è in realtà un nuovo ‘decalogo’ civile che ci imprigiona e ci incatena. Se ci sentiamo colpevoli se per sbaglio investiamo una povera bestiola per strada, cosa sarà se uccidiamo camminando migliaia di formiche o centinaia di moscerini? Qualcuno dirà: ma che importanza hanno questi discorsi? Attenzione, perché le norme e le regole, anche quelle che sembrano più moderne e civili, possono diventare per noi un peso con il passare del tempo. Così lentamente gli animali da compagnia hanno in molti casi sostituito la presenza della vita, di un bimbo o di una bimba e mentre in passato, nelle famiglie ‘giovani’ il cane o il gatto era l’anticamera poi della nascita di un bimbo/a, oggi non è più così e si tende a divinizzare e prolungare il mondo animale nella compagnia della nostra vita.
La donna e l’uomo si sentono appagati affettivamente, capaci di amare (almeno un animale), ma non ci rendiamo conto come questo passaggio ci priva della continuità e della trasmissione della cultura alle nuove generazioni. Oltre un po’ di amore, cosa trasmettiamo ad un animale che non va a scuola, che non cresce intellettualmente e che non ha interessi particolari della nostra vita? Così si interrompe il circolo virtuale della trasmissione umana e ci si rifugia in affetti emotivi, mentre deleghiamo ai mezzi di comunicazione quello che una volta era patrimonio della famiglia: l’insegnamento della cultura, della vita e del vivere alle nuove generazioni. E quando non abbiamo più niente da offrire siamo o diventiamo una società ‘vecchia’, non forse per l’età, ma sicuramente per la perdita dei valori umani e civili. Da qui nasce il senso di colpa profondo che accompagna molte persone, le quali si rifugiano nel silenzio e diventano parlanti solo con la propria bestiola. Queste poche righe, non vogliono demonizzare la profonda bellezza del mondo animale, ma metter in guardia dall’adorazione dei nuovi ‘vitelli d’oro’ di cui siamo circondati. Inevitabilmente se non ritroviamo un posto giusto nostro davanti a Dio, faremo degli animali creature depresse e ammalate come noi, creati non per le cose e gli animali ma per vivere relazioni umane e per conoscere e amare il Signore. Dimenticarci questo è allontanarci dal progetta di Dio che ci vuole a sua immagine e somiglianza.

AVVISI

Sabato 15 e Domenica 16 – al Seminario di Lucca formazione per animatori Grest.
Domenica 16 – Da questa domenica e per tutto il periodo estivo a Massarosa la Messa delle ore 11 è sospesa (salvo occasioni particolari).
alle 16,30 a Pieve a Elici Battesimi.
Lunedì 17 – alle 21 a Massarosa in via delle Vignacce s. Messa nella famiglia di Alessandra Berrettoni.
Martedì 18 – alle 19 presso lo Stadio di Bozzano partita Oratorio 2007- Animatori Grest. Per chi vuole poi la pizza € 10.
Alle 21 a Bozzano riunione Associazione Creativa.
alle 21 in canonica a Massarosa incontro sulla Parola di Dio della domenica.
Mercoledì 19 – alle 20,30 s. Messa in memoria di Federico Tomei alla Madonnina della sorgente a Massaciuccoli.
Giovedì 20 – alle 21 presso le sale parrocchiali di Quiesa incontro sulla Parola di Dio della domenica.
Venerdì 21 – a Quiesa alle 17.30 S.Messa in onore di S. Luigi
sabato 22 – in occasione della festa di San Luigi dalle 16 a Quiesa presso il mercatino vendita buccellato e riscossione quota Compagnia.

16 giugno 2024 – clicca sopra per leggere il foglietto della domenica in formato pdf

2 Replies to “E’ Domenica (16-06-2024) – XI Domenica del tempo ordinario – anno b”

  1. Giuaeppina Ceccarelli

    Condivido pienamente tutto , Don Michelangelo, gli animali, tutti, vanno amati e rispettati come animali che danno momenti di affetto , curarli, ma dobbiamo prima di tutto amare e rispettare i nostri simili SEMPRE!!!

  2. Gelsomina Donatelli

    Oltre ad amare i nostri simili, dobbiamo renderci conto che questa società spinge gli esseri umani a “umanizzare” anche gli animali. Non c’è cosa più deleteria per un povero cane o gatto o altro animale, di dover somigliare all’uomo, cercando, senza capirlo, di stare accanto ad un essere umano che ogni giorno gli impedisce di vivere la sua natura per cui è stato creato, natura a cui è soggetto e inevitabilmente con l’istinto destinato a vivere. Fate vivere i vostri animali in mezzo a regole giuste, senza ostacolare troppo la propria natura e vivrete meglio voi e loro, animali, con voi.

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