Vangelo della domenica (27-09-2015)

LA TENTAZIONE DI  MONOPOLIZZARE DIO

XXVI dom to anno bDio è libero nel concedere i suoi doni. Egli agisce fuori degli schemi mentali e delle strutture consacrate, concedendo la “profezia” anche a chi è fuori della tenda. E’ questo il senso della prima lettura e del vangelo di oggi. Gesù invita a scorgere in coloro che “non sono dei nostri” non un potenziale nemico o un concorrente, ma un “compagno di fede”, e mette in guardia i suoi discepoli dalla tentazione di voler avere il “monopolio” dei doni del Signore.


Caratteristico è anche l’atteggiamento di Gesù rispetto alle strutture e alle istituzioni: le assuma in tutta libertà, senza mai lasciarsi asservire da esse. Le istituzioni sono fatte per l’uomo e non l’uomo per le istituzioni.
La perenne tentazione del credente è quella di sequestrare Dio, di monopolizzarlo per sé, a proprio uso e consumo, di rinchiuderlo nelle proprie certezze e nelle consuetudini consolidate, dimenticando che la sua azione salvifica non si esaurisce entro i confini visibili della sua chiesa e che la sua grazia può arrivare a noi anche per tanti altri canali che non sono quelli tradizionali.
Lungo tutto il corso della storia della chiesa sono sorti dei profeti per discernere gli appelli dello Spirito, e ogni volta una fedeltà rinnovata al vangelo ha ridato all’istituzione il volto della giovinezza.
Cinquant’anni fa Papa Giovanni XXIII ha convocato un concilio, che ha impegnato la chiesa cattolica in una lettura rinnovata della volontà di Dio nei “segni dei tempi”. Oggi, papa Francesco, muovendosi su quella stessa linea ci invita ad ascoltare con umiltà la voce di Dio che si può manifestare attraverso chiunque, buono o cattivo, credente o ateo, senza presumere di noi stessi.

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