Vangelo della domenica 22-11-2015)

GESU’ CRISTO RE DELL’UNIVERSO –
GESU’ SIGNORE FA LIBERI GLI UOMINI

CRISTO REGesù si è presentato come un re, ma il suo regno non è di questo mondo. Comincia a edificarsi quaggiù, ma non fa concorrenza ai regni terrestri. Durante tutta la sua vita pubblica Gesù ha badato con cura estrema che non si potesse dare un’interpretazione politica alla sua missione. A parecchie riprese lo vogliono fare re, ma ogni volta egli si sottrae.
Gesù è re, perché è l’unico mediatore della salvezza. In lui tutte le cose trovano compimento, la loro vera consistenza secondo il disegno creatore di Dio.
La regalità di Cristo è universale e ha un reale potere su tutto e su tutti. Egli ha acquisito questa regalità per mezzo della sua morte sulla croce in remissione di tutti i peccati.


Il tema della regalità di Cristo è servito spesso per spiegare i rapporti tra la chiesa e il mondo in un “regime di cristianità”, senza tener abbastanza conto del carattere transitorio di quest’ultimo. Quando questo stato di cose ha cominciato a scricchiolare alcuni si sono riferiti alla regalità di Cristo per difendere certe istituzioni e combattere i nemici della chiesa. D’altra parte l’avvento del mondo moderno rischia di mettere in causa una giusta concezione della regalità universale di Cristo, relegandola al puro dominio dello spirito.
La festa di Cristo Re può essere l’occasione per approfondire una verità essenziale della nostra fede e per rivalutare il contenuto di questa regalità nel contesto dei nuovi rapporti Chiesa-mondo.
Cristo è re per creare un popolo regale, libero da ogni asservimento dell’uomo, per favorire e accogliere le risorse, le consuetudini, le ricchezze dei popoli, purificarle, consolidarle, elevarle.
In particolare i cristiani, partecipi della regalità di Cristo in forza del Battesimo, devono operare per la promozione della persona umana, per animare di spirito evangelico il mondo e la storia, e dare così testimonianza concreta che Cristo Re è liberatore e salvatore di tutto l’uomo e di tutti gli uomini. Cristo, l’uomo nuovo, solidale con la comunità umana, eleva a perfezione, nel suo mistero pasquale, l’attività degli uomini per una migliore, più umana convivenza nella collaborazione, nella fraternità e nella pace.

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