E’ Domenica (13-03-2022) – 2a Domenica di Quaresima anno c

COMMENTO AL VANGELO –II DOMENICA DI QUARESIMA

Nella seconda domenica di Quaresima, il brano del Vangelo secondo Luca ci narra della trasfigurazione di Gesù.
Salito sul monte per pregare con tre degli apostoli, Gesù li rende testimoni di un evento eccezionale. La preghiera di Gesù è tanto intensa e vera da cambiarlo: il suo volto si fa radioso e le sue vesti diventano bianchissime. Pietro, Giacomo e Giovanni, che si erano addormentati mentre Gesù pregava, sono sbalorditi e non comprendono il senso di quello che si sta verificando di fronte ai loro occhi. C’è, quindi, l’intervento di Dio Padre: da una nube fa sentire la sua voce, che proclama Gesù suo Figlio ed esorta ad ascoltare quanto va predicando.
Se nel brano di domenica scorsa era stata sottolineata la componente umana di Gesù come uomo soggetto alle tentazioni, oggi viene messo l’accento sulla sua natura divina. Egli è Figlio di Dio e quindi ciò che dice è Parola di Dio. Come Figlio di Dio, Gesù dovrà anche subire la passione e la morte, come aveva annunciato ai discepoli, senza che questi, però, accettassero le sue parole. Anche durante la trasfigurazione, viene rinnovato l’annuncio della morte in croce di Gesù, del “suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme”.
La trasfigurazione non rimane, però, limitata solo a Gesù. Anche noi ne possiamo essere partecipi, anche noi possiamo attuare un cambiamento derivato da Dio. La preghiera, l’ascolto della Parola, le opere di carità sono tutti strumenti che ci permettono, un passo alla volta, di migliorare e di progredire nel nostro cammino di conversione, forti di una fede sempre più salda, sull’esempio grandissimo di Abramo.
Lavorando ogni giorno su noi stessi, possiamo passare dal sonno in cui erano sprofondati Pietro, Giacomo e Giovanni alla luce che emana il volto trasfigurato di Gesù.

2a Domenica di Quaresima anno C – clicca sopra per leggere la Parola di Dio

LA TRASFIGURAZIONE

La Quaresima è una specie di deserto che Dio ci chiede di attraversare. Non è un viaggio comodo e piacevole. E’ una “valle di lacrime” dove siamo tentati e provati dal maligno, ma può essere anche un cammino di speranza. Non c’è nessun luogo, né nessun momento storico cattivo in sé; ma ogni luogo e ogni tempo, con l’aiuto di Dio può essere trasformato in tempo di grazia.
La vita, pur con le sue prove e le sue miserie è il luogo della manifestazione e della bontà, della misericordia e dell’amore di Dio.. Dobbiamo fidarci di Lui e credergli sulla parola. Dobbiamo passare attraverso la prova, la tribolazione e la croce. Ma se abbiamo coraggio e fiducia arriveremo alla “terra dove scorre latte e miele (direbbe l’Antico Testamento) o alla condizione dell’uomo nuovo (direbbe il Nuovo Testamento).
Dio aveva promesso ad Abramo la terra promessa, e lui gli chiede: “Signore, come potrò sapere che ne avrò il possesso?”. Anche noi ci rivolgiamo al Signore per avere la sicurezza della sua fedeltà alle promesse. La fede è sempre combattuta. Ma se siamo onesti con noi stessi, dobbiamo ammettere l’insufficienza della nostra situazione presente. L”uomo del dolore” di cui parla Isaia nella prima lettura è l’immagine della nostra generazione che ha visto le più terrificanti trasfigurazioni dell’uomo e della storia. Si prospettano scenari inquietanti. E tuttavia non mancano segnali di speranza. Dio è fedele alla sua alleanza, agisce sempre per primo, e questa speranza è affidata alla nostra perseveranza.
Per non essere vittime del pessimismo e del vittimismo, l’uomo di oggi, e, in particolare il cristiano, deve guardare avanti, uscire dal guscio, socchiudere la porta e cercare di intravvedere lo spiraglio di luce verso il futuro. Togliere gli occhi dal volto sfigurato della nostra umanità e puntarlo sul volto dell’umanità trasfigurata di Gesù. E’ l’esperienza che hanno vissuto i tre apostoli, Pietro, Giacomo e Giovanni, sul monte Tabor. Di lì a poco avrebbero affrontato la prova del Calvario, cominciare a lasciar da parte la loro idea del Dio di gloria per convertirsi al volto del Dio crocifisso. Ci sono prove e tragedie della vita capaci di spezzare gli animi più forti, i caratteri più decisi. Solo nell’abbandono a Dio, nella preghiera e nell’ascolto della sua Parola si supera ogni sciagura. E’ successo anche a Gesù: si è trasfigurato “mentre pregava” in compagnia dei due grandi testimoni della Parola dell’Antico Testamento: Mosè ed Elia. E’ questo il grande segreto per conservare e accrescere la fede, per affrontare e vincere le battaglie della vita di ogni giorno: la preghiera perché è entrare nel mondo di Dio, la Parola (Mosè ed Elia) , che ci trasforma in una umanità nuova, fatta di amicizia e di dialogo con Dio e tra di noi. La trasfigurazione è icona del mondo nuovo, quello dei risorti, coloro che hanno vissuto
l’esodo e, seguendo Cristo luce, diventano sale della terra e luce del mondo. La trasfigurazione dice ai tre discepoli di allora e a noi oggi: non fermatevi alle apparenze, imparate a scorgere il disegno di Dio che nessuna potenza umana potrà mai arrestare. E’ un edificio che continua a crescere, nonostante le resistenze degli uomini, perché il costruttore è Dio!
La Quaresima ci chiama ad essere figli amati, che camminano fiduciosi sulle strade pericolose dell’esodo. Crediamo che Dio ha già fatto alleanza con noi e la rinnova ogni domenica col fuoco della parola e il pane dell’Eucarestia, perché Cristo si è già impegnato con noi fino a morire e a risorgere. Guardando il volto trasfigurato di Cristo e lasciandosi abbagliare dalla sua luce, troveremo la forza di compiere il nostro esodo.

AVVISI
Lunedì 14 – a Bozzano alle 21 incontro con la Corale sul Sinodo
Martedì 15 – alle 20,30 incontro sulla Parola di Dio della domenica in canonica a Massarosa.
Al D. Bosco alle 21 incontro con il centro ‘ti asolto’ sul Sinodo.
Alle 21 gruppo 4a sup e Sinodo
Mercoledì 16 – al d. Bosco alle 21 incontro con i catechisti adulti sul Sinodo.
Giovedì 17 – a Bozzano alle 17,30 incontro con amiche delle missioni e coretto sul Sinodo.
Sabato 18 – a Bozzano nel pomeriggio in località Loglia gruppo di 3a media catechismo e Messa.

ALTRI AVVISI

Domenica 20 – ‘I sentieri dell’amore fecondo’- Covegno -LA COMUNICAZIONE NELLA COPPIA’ – 14A EDIZIONE. Il convegno si svolgerà presso l’Auditorium della Scuola Media di Massarosa dalle ore 15,30. Per maggiori informazioni vedere la locandina posta nelle varie chiese.
Sabato 26 – La messa a Massarosa è alle 17 a seguire spettacolo con la Salvatori : ‘storie d’amore’.
Mercoledì 30, Giovedì 31 marzo e Venerdì 1 aprile a Massarosa in chiesa esercizi spirituali per giovani e adulti: un’ora di preghiera aiutati da un predicatore esterno.

ADOLESCENTI A ROMA – Lunedì 18 aprile (Pasquetta) e martedì 19 centinaia di ragazzi della diocesi vanno in visita a Papa Francesco e a Roma. Vedi locandina.

Domenica 24 aprile – Gita a Brescello e Sabbioneta. Quanto prima il programma dettagliato e informazioni per le iscrizioni.

2022 13 marzo – clicca sopra per leggere il foglietto della domenica in formato pdf

2 Replies to “E’ Domenica (13-03-2022) – 2a Domenica di Quaresima anno c”

  1. Mary Coppolecchia

    Il cammino quaresimale è un’occasione per tornare al Signore , come ha detto papa Francesco .La scorsa domenica abbiamo visto che Gesù prima di affrontare la sua Pasqua subisce le tentazioni e ci indica una via per sfuggire al male e cercare il bene : custodire la sua Parola nel cuore , credere in Lui e avere quindi la salvezza, come scriveva S.Paolo ai Romani.
    In questa seconda domenica tutte le letture ci fanno meditare su un secondo passaggio , una seconda tappa :la terra promessa ad Abramo , la speranza della nostra fede in una vita che va oltre la morte e che si sta realizzando per mezzo di Gesù, il figlio di Dio, il Salvatore! La Sapienza della chiesa ci fa leggere oggi nel brano del Vangelo l’episodio della Trasfigurazione, che ricordiamo nella liturgia il 6 agosto.. perché ?
    Proprio per dirci ora, in tempo di quaresima, che Lui è la terra promessa e che la Legge e i Profeti sono testimoni della sua vittoria sulla morte, cioè della sua resurrezione.
    L’episodio inizia con Gesù che si prende appresso tre discepoli e con loro comincia la salita al monte Tabor. Chi è stato in Palestina ha visto quanto è alto e che vista si gode da lassù : tutta la terra di Canaan sotto di noi, la terra promessa ad Abramo. Questo piccolo gruppo di discepoli ha camminato per qualche giorno prima di arrivare ed erano così stanchi che -dice il Vangelo- “ erano oppressi dal sonno”. Non si accorgono quindi che Gesù mentre pregava si trasforma, le sue vesti e il suo corpo così sfolgoranti di gloria si contrappongono al corpo sfigurato e alle vesti lacerate nel supplizio della flagellazione, dell’incoronazione e della crocifissione .
    Gesù il prediletto di Dio è in mezzo a Mosé -che rappresenta la Legge del vecchio Testamento – e a Elia – che rappresenta i profeti che hanno parlato di lui fin dall’antichità.
    I discepoli stavano così bene che chiedono al maestro se possono rimanere lì con loro., tutti insieme .Come vorremmo anche noi dilatare all’infinito i momenti in cui siamo felici, in cui ci sentiamo appagati, sereni, pacificati…
    Ecco, la parola di questa domenica porta con sé questa grande consolazione : Gesù , tu ci prepari il posto con te e ce lo fai già pregustare ora , prima che inizi il tuo doloroso calvario .Un calvario che oggi vediamo incarnato in tanti fratelli e sorelle , vicini e lontani, che vivono l’orrore della guerra.

  2. Riccardo

    Impossibile non scorgere nell’espisodio della trasfigurazione la metafora della vita, vita che fin dalla nascita ci vede in cammino sulla via del tempo – come Gesù con i tre apostoli durante la salita – per poi arrivare alla fine dell’esperienza terrena, quando anche noi ci ritroveremo “oppressi dal sonno “ e chiuderemo gli occhi sul mondo secolare.
    A quel punto,se saremo stati in grado di vivere secondo la Parola, anche a noi potrà capitare di ritrovarci, rinati e rinnovati, nella Luce del Padre, in un momento senza fine di serenità e pace perenne.
    Allora iniziamo ad imparare ad abbandonarci nelle braccia di Cristo, con tutte le nostre angosce, paure, problemi, insicurezze, certi che lui può sostenerci, guidarci e farci sperare nella vita ultraterrena.

    ANNULLA E SOSTITUISCE IL COMMENTO DELLE 21:47 DEL 13.3.22

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