COMMENTO AL VANGELO – II DOMENICA DOPO NATALE
Con il Natale, che abbiamo celebrato pochi giorni fa, abbiamo ricordato la nascita di Gesù, la venuta sulla terra del Dio fatto uomo. Oggi, II Domenica dopo Natale, il brano del Vangelo consiste nell’inizio del Vangelo secondo Giovanni, che ci parla del Verbo, cioè della Parola.
La Parola è presente da sempre, fin dal “principio”, dalla Creazione del mondo. È l’origine e il fondamento su cui tutto si basa. È la luce che si contrappone alle tenebre del mondo, che non la accoglie, quando essa si fa carne con la venuta di Cristo, forse perché scomoda e poco “conveniente”.
È fondamentale, invece, che Gesù, il Verbo che si è fatto carne, abbia una posizione prioritaria all’interno della nostra vita. Accogliendo la Parola nel nostro cuore, diventiamo figli di Dio e possiamo fare esperienza del suo amore di Padre per poter poi trasmetterlo agli altri. Affinché il messaggio di amore di Dio potesse giungerci in maniera più efficace, la Parola stessa si è fatta carne in Gesù, che si è fatto uomo come noi. Il versetto “il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” porta, quindi, in sé il significato principale del Natale: Dio si fa uomo per l’amore che prova per l’uomo. E lo fa nell’umiltà di una stalla, in una cittadina piccola, di periferia, senza i fasti e gli onori tributati ai potenti della terra.
Tramite la sua Parola, il Signore ci dà un’indicazione da seguire e la venuta di Cristo lo ha reso ancora più chiaro ai nostri occhi. È lui, infatti, la vera sapienza, il modello a cui fare riferimento e con il quale misurare le nostre azioni, ed è la via da seguire per ottenere la salvezza.
*****
Ringraziamo la compagnia del Carmine e di San Rocco per il dono delle stelle di natale alla chiesa di Massarosa.
Nelle chiese della nostra Comunità oltre il foglio degli avvisi è disponibile il foglio con il programma della Visita Pastorale del Vescovo Paolo.
Avvisi
Sabato 4 e Domenica 5 gennaio – l’orario delle messe è quello consueto delle domeniche. Nel pomeriggio di domenica 5 gennaio non c’è la messa prefestiva dell’Epifania né a Massarosa né a Bozzano.
Lunedì 6 – solennità dell’Epifania. Le messe hanno l’orario festivo. Nel pomeriggio a Massarosa presso la chiesa festa della Befana.
Martedì 7 -riprende l’Oratorio a Bozzano dalle 16.
Alle 21 in canonica a Massarosa, incontro sulla Parola di Dio della domenica.
Alle 21 a Massarosa, riunione congiunta dei CPAE di tutta la Comunità di Massarosa.
Mercoledì 8 – alle 21 al Don Bosco riunione del Consiglio Pastorale della Comunità Parrocchiale per la Visita Pastorale.
Giovedì 9 – Dalle 18 a Bozzano serata insieme dei ragazzi di 5a elem. e cena con i genitori.
Alle 21 nelle sale Parrocchiali di Quiesa, incontro sulla Parola di Dio della domenica.
Venerdì 10 – alle ore 21 al Don Bosco inizia il corso fidanzati.
Alle 21 nella stanza di Biblioteca a Massarosa incontro del Gruppo Liturgico di tutta la Comunità di Massarosa. (inizio della catechesi sulla Messa). Tutti vi possono partecipare.
2025 5 gennaio – clicca sopra per leggere il foglietto della domenica in formato pdf
II domenica dopo Natale
In questa seconda domenica di Natale , dopo che abbiamo ricordato la nascita di Gesù avvenuta nella pienezza dei tempi, la chiesa ci propone oggi le scritture che ci armonizzano in un continuo richiamo la profondità teologica di quello che è accaduto .
Quanto è ricco il Vangelo con cui Giovanni inizia la sua narrazione .Nelle prime tre righe si svela una verità trinitaria che già è annunciata nella prima lettura : all’inizio della creazione il Logos, cioè la Parola, il Verbo era “verso Dio” ( traduzione letteraria )c’è un movimento non è statico.. è il movimento che procede dal Padre al Figlio, cioè si parla dello Spirito Santo. Il Verbo era verso Dio e il Verbo era Dio. Ci si riferisce al Padre e al Figlio per il quale tutto è stato fatto e senza di lui nulla esiste .La stessa dichiarazione che troviamo nella lettera di S. Paolo agli Efesini :in Cristo ci ha scelti prima della creazione del mondo, per renderci figli adottivi.
Ma la raccomandazione di Paolo che è rivolta anche a noi è accorata, lui prega perché possiamo avere una sapienza che ci rivela Lui, la sua Gloria di Figlio e di fratello , perché possiamo conoscerlo profondamente…ma a cosa serve la conoscenza di Gesù se non ad andare oltre, cioè verso il Padre. Dio nessuno l’ha mai visto…Gesù, il Figlio, lui ce lo rivela e Paolo continua a rendere la sua esortazione efficace .. a cosa serve La Sapienza ? Ad avere una rivelazione , una conoscenza , una illuminazione …e ancora a cosa serve la conoscenza ? Ad entrare nel cuore dell’annuncio , nel cuore della rivelazione che oggi ci viene svelata :avere la Speranza.
Come dice S.Agostino “ Per noi, da ricco che era, egli si è fatto povero, perché noi diventassimo ricchi per mezzo della sua povertà .Assumendo la mortalità dell’uomo e subendo nella sua persona la morte, egli si mostrò a noi nella povertà della condizione umana: non perdette però le sue ricchezze ma ne promise la rivelazione nel futuro”.
La speranza dunque è questo tesoro di verità rivelata che è destinata a tutti coloro che vorranno crederci.
La luce ha vinto le tenebre.
A quanti hanno l’hanno accolta il Padre celeste ha dato potere di diventare figli adottivi, sempre per mezzo del suo Unigenito Figlio.
Oggi le scritture ci incoraggiano a chiedere la Sapienza perché possiamo conoscere l’immensa ricchezza che verrà donata pienamente a quelli che sperano in Lui.