E’ Domenica (4-06-2023) – Santissima Trinità – anno a

COMMENTO AL VANGELO – SANTISSIMA TRINITÀ

Dopo la Pentecoste, celebrata domenica scorsa, il calendario liturgico ci offre oggi la solennità della Santissima Trinità.
Il brano del Vangelo secondo Giovanni mette in risalto un concetto fondamentale: l’amore che Dio prova per l’uomo. Si tratta di un amore forte e fuori da ogni logica, per il quale Dio ha mandato il Figlio, Gesù, sulla Terra, per salvare gli uomini ed espiare i loro peccati, attraverso la sua morte e risurrezione. L’azione di salvezza è poi continuata con lo Spirito Santo, per mezzo della Chiesa.
L’amore è anche alla base della Trinità, l’unione indissolubile di Dio Padre, del Figlio Gesù e dello Spirito Santo. Il gesto del segno di croce, che facciamo talvolta in maniera troppo sbrigativa, racchiude in sé questo immenso significato, che costituisce l’essenza del nostro essere cristiani. Questo gesto d’amore dovrebbe ricordarci, quindi, come anche noi uomini dovremmo essere uniti e in armonia: è questo il modello che ci indica la Trinità. Siamo, infatti, stati battezzati “nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”, nel nome della Trinità, ed è guardando ad essa che dobbiamo improntare il nostro stile di vita. Per formare una Chiesa che rispecchi l’amore trinitario, siamo dunque chiamati a lasciare da parte divisioni ed egoismi, ad abbattere i pregiudizi che ci separano, allontanandoci sempre più fra noi. Allo sterile individualismo si contrappone, quindi, l’immagine di una comunità, coesa e in sintonia, “un cuor solo e un’anima sola”. Ciò non vuol dire annullare la propria individualità, che è una caratteristica unica di ognuno di noi, quanto piuttosto metterla a servizio degli altri, formando così, con il contributo di tutti, una ricchezza meravigliosa.
La solennità della Santissima Trinità può essere, quindi, l’occasione per riscoprire quel senso di comunione, segno distintivo del cristiano, che porta all’amore verso il fratello, senza discriminazioni di alcun genere.

Alessandro Manzoni:
il più grande scrittore cattolico d’Europa
Articolo di Giovanni Pallanti (Tratto dal sito web ‘il Mantello della Giustizia)

Il 22 maggio scorso è stato il 150° anniversario della morte di Alessandro Manzoni. Aveva 88 anni. Nel 1827 prese casa in un bel palazzo al numero 4 del Lungarno Corsini a Firenze, in faccia al fiume. La lapide che ricorda la sua permanenza, per pochi mesi, dice che il grande scrittore venne a sciacquare i “cenci in Arno”. In realtà era venuto per acquisire l’idioma toscano ormai ritenuto la colonna portante della lingua italiana. Nel 1821 aveva cominciato a scrivere I Promessi sposi, uno dei più grandi romanzi dell’Ottocento, dove Manzoni racconta i caratteri antropologici, culturali e storici di chi popolava (e popola) la penisola italiana. Racconta la storia di un boss, don Rodrigo, che piega la legge ai suoi voleri e al desiderio di prendersi la giovane Lucia, promessa in sposa al giovane Renzo. Siamo sul lago di Como, ma potrebbe essere una storia ambientata in Italia, e in qualche altro posto del mondo, dove un privato cittadino, ricco e circondato da killer, si compra avvocati e uomini politici, gabbando le leggi: le famose “grida” che il Manzoni ricorda, erano le leggi che il governatore spagnolo di Milano promulgava in continuazione contro la criminalità e che venivano tutte completamente ignorate da chi doveva farle rispettare.
I Promessi sposi del grande scrittore lombardo, sono una diagnosi oggettiva delle difficoltà delle istituzioni, nel far rispettare una legge uguale per tutti. Quando Alberto Moravia diceva che il capolavoro manzoniano era scritto bene, ma si reggeva su una piccola storia, non aveva capito quasi nulla. Molto di più capirono di Manzoni e del suo capolavoro, Carlo Emilio Gadda e Leonardo Sciascia, Il quale diceva che I Promessi sposi erano una grande storia disperata, da leggere continuamente. Il soggiorno di Manzoni a Firenze, gli servì per stendere definitivamente il romanzo in un italiano ancora oggi esemplare.
Manzoni è stato anche un grandissimo intellettuale cattolico, venato dalla corrente transalpina giansenista: era cioè per un cattolicesimo spogliato di ogni potere terreno, e soprattutto vissuto senza quelle ipocrisie che hanno caratterizzato per lungo tempo, e caratterizzano ancora oggi, il modus vivendi di molti cattolici. Il conte Alessandro Manzoni fu un grande patriota, gli stessi Promessi sposi si possono leggere come un manifesto di riscossa nazionale, ma fu, come senatore del Regno d’Italia, favorevolissimo a Roma capitale, in contrapposizione con il Papa Pio IX che voleva garantire a sé e ai suoi successori, il trono dello Stato pontificio. Manzoni anticipò di cento anni quello che scrisse san Paolo VI il 20 settembre 1970 al presidente della Repubblica, Saragat: è stata una grazia divina la perdita del potere temporale della Chiesa, che ha reso più forte la sua missione spirituale nel mondo.

Santissima Trinità – clicca sopra per leggere la parola di Dio della domenica

AVVISI
Martedì 6 – alle 21 in canonica incontro sulla parola di Dio della domenica.
Mercoledì 7 – alle 19 agli Sterpeti formazione per animatori Grest e poi guardiamo Fiorentina-West Ham.
Giovedì 8 – alle 15,30 a Bozzano Oratorio. Alle 17 ragazzi di 3a elem. all’oratorio a Bozzano.
Alle 21 a Pieve a Elici Messa del Corpus Domini.
Venerdì 9 – in chiesa a Massarosa dalle 21 alle 23 letture di testi e video nel ricordo di Don Lorenzo Milani.
Sabato 10 – alle 17 a Pieve a Elici matrimonio.
Alle 16 nell’orto della canonica a Massarosa merenda dei ragazzi di 5a elem. e genitori fino alle 18.
Alle 20 a Bozzano cena e poi guadiamo insieme Manchester city-Inter.
Domenica 11 – Corpus Domini. A Bozzano Messa alle 9,30 e a seguire processione. A Piano del Quercione ore 10 Messa e a seguire processione. A Montigiano la Messa è alle 11.
Lunedì 12 – a Massarosa alla cappellina della Fornace sulla via per Pieve a Elici recita del rosario alle 17,30 e a seguire s. Messa. Non c’è la messa delle 18 in parrocchia.

GREST 2023 – SONO CHIUSE LE PREISCRIZIONI CON TANTI RAGAZZI E GIOVEDI 8 GIUGNO APRIAMO LE ISCRIZIONI DEFINITIVE: VEDI  https://oratoriomassarosa.it/grest.html

Ogni lunedì (fino all’inverno) recita del rosario alle 21 alla chiesina della Polla del Morto bassa a Massarosa.

4 giugno 2023 – clicca sopra per leggere il foglietto della domenica in formato pdf

One Reply to “E’ Domenica (4-06-2023) – Santissima Trinità – anno a”

  1. Riccardo Pellegrineschi

    Dirò di più.Se mi è concesso usare un’espressione (purtroppo) molto usata ai nostri giorni, si tratta – in senso benevolo – di un “amore disperato”, con il Padre e il Figlio talmente innamorati di noi uomini da non poter fare a meno di perdonarci e abbracciarci ogniqualvolta sbagliamo, pecchiamo e poi a capo chino ci presentiamo con la preghiera al loro cospetto, a chiedere perdono.
    E ci perdonano di cuore, pur di poterci stringere al petto di nuovo, anche se sanno che con la nostra debolezza e fragilità potremo sbagliare di nuovo nel futuro, nonostante le nostre buoni intenzioni

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