E’ Domenica (30-04-2023) – 4a Domenica di Pasqua anno a

COMMENTO AL VANGELO IV DOMENICA DI PASQUA

Il brano del Vangelo di oggi, IV Domenica del tempo di Pasqua, ci presenta Gesù come buon Pastore e come porta da attraversare per raggiungere la salvezza.
Il Pastore è colui che si prende cura delle sue pecore ed è colui a cui esse si affidano con fede. Non si tratta di un’obbedienza passiva, ma è frutto di un discernimento operato con l’aiuto dello Spirito Santo. Continuando la similitudine delle pecore, Gesù infatti afferma che esse sono in grado di distinguere il pastore da un estraneo. Il Pastore ha premura per le sue pecore e le chiama ciascuna per nome. Allo stesso modo, Gesù conosce ognuno di noi nella nostra individualità e sa come ciascuno può mettere i propri carismi a servizio degli altri.
L’immagine della porta, in seguito, ci è presentata molto chiaramente. “Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato”: sono queste le parole di Gesù. Attraversare quella porta, però, richiede un impegno convinto, poiché si tratta di intraprendere un cammino sincero alla sequela di Cristo. Questo cammino comprende tutti gli aspetti della nostra vita: da una partecipazione vissuta e consapevole della Messa, all’ascolto e alla meditazione della Parola, passando per tutte quelle situazioni quotidiane in cui si può esplicare la nostra fede. Ogni giorno, infatti, possiamo scegliere se varcare o meno la soglia della porta che Gesù ci apre, che ci conduce alla gioia e alla vita. Attraversiamo, dunque, questa porta con la convinzione di quelle pecore del racconto di Gesù che sanno riconoscere il vero Pastore, certi che ci condurrà alla salvezza.

RINUNCIA AL TITOLO PER L’AMICA
Articolo di Mariapia Bonanate su Famiglia Cristiana

Diciassette secondi sono pochi, ma sono stati sufficienti per uno straordinario gesto sportivo che rilancia lo spirito umanitario con cui De Coubertin creò nel 1894 il Comitato olimpico internazionale, che avrebbe dovuto rivoluzionare lo sport trasformandolo in uno strumento per promuovere la pace e la comprensione tra i popoli. Un gesto che ha colorato una gara sportiva di buono e di bello, ridandole quell’anima che spesso la competizione relega nell’ombra, quando non cancella.
E’ accaduto a Vercelli, durante la finale dei campionati italiani Under 23 di spada femminile dove Emilia Rossatti, ferrarese, e Gaia Traditi, romana, entrambe di 22 anni, si contendono la vittoria del titolo nazionale. Gaia è in vantaggio sull’avversaria 12 a 9, quando cade e si procura una dolorosa distorsione alla caviglia. Non si arrende, si rialza e rientra in pedana, rischiando di aggravare l’infortunio: “il mio allenatore mi ha detto che potevo ritirarmi, se non ce la facevo, non sarebbe successo nulla. Mi ero allenata tanto per arrivare lì, sono voluta rimanere in piedi, almeno potevo dire di averci provato fino in fondo”. Ma Emilia rinuncia all’assalto nei 17 secondi che restano da disputare, consegna la medaglia d’oro a Gaia. Un abbraccio commosso fra le due giovani atlete chiude l’incontro. La nuova campionessa, senza riuscire a frenare le lacrime, dichiara: “ Oggi questa ragazza mi ha fatto capire che comunque e nonostante tutto, non conta la vittoria ma l’amicizia. L’ha dimostrato così tanto nei miei confronti che non c’è gesto per ringraziarla. Non mi importa della vittoria, ma del gesto che ha compiuto”. Emilia, con un sorriso che la illumina: “Ne ho parlato con il mio allenatore, ci è sembrata la cosa più giusta da fare. La rifarei mille volte. Sono molto contenta”.
Una storia che rivela l’importanza dell’amicizia, non sempre facile da coltivare in un mondo dove l’agonismo tende a mortificarla, ma che fra le due atlete aveva creato un legame forte, come ha spiegato Gaia: “Emilia mi ha spiazzata, ma non avevo dubbi che potesse fare una cosa del genere. Siamo amiche e conosco i suoi valori, ma fin che non lo vedi, non puoi crederci fino in fondo. Quando l’arbitro ha detto “Pronti? A voi” e ho visto che lei faceva un passo indietro, sono scoppiata a piangere. Non vedevo l’ora di abbracciarla.
Una testimonianza sul valore dell’amicizia, così difficile da intessere nella società di oggi, corrosa da modelli che privilegiano la sopraffazione, l’individualismo, l’indifferenza che chiude in sé stessi; che impediscono di coltivarla come un bene prezioso che supera le solitudini, sorregge nelle difficoltà, è fonte di gioia. Eugenio Borgna, l’amatissimo psichiatra e saggista, dall’alto dei suoi 93 anni, nel suo ultimo struggente libro Sull’amicizia (Raffaele Cortina ed.) scrive: “L’amicizia trasfigura l’esistenza. Come ogni esperienza essenziale della vita, ci trasforma nei nostri orizzonti emozionali ed esistenziali, e fa sgorgare in noi speranze che nel dolore dell’anima e del corpo ci aiutano a resistere a nubi e alle notti oscure dell’anima. Non si puo’ vivere senza speranza, ma nemmeno senza amicizia”.

AVVISI
Domenica 30 – alle 10 a Massarosa Cresime. Non c’è la messa delle 11.
Nel pomeriggio agli Sterpeti tombola.
Lunedì 1 maggio – viste le previsioni di maltempo, non faremo il tradizionale pellegrinaggio a piedi da Bozzano.
Martedi 2 maggio – alle 21 in canonica incontro sulla parola di Dio.
Mercoledì 3 maggio – alle 18 a Massarosa messa in suffragio di Bianca Cortopassi.
Agli Sterpeti dalle 19 alle 22,30 formazione animatori Grest.
alla croce a Ronco ore 20,30 rosario e a seguire Messa.
Giovedì 4 – a Bozzano dalle 15,30 alle 17,30 Oratorio.
Sabato 6 – alle 11 celebrazione del Battesimo a Bozzano.
Domenica 7 – a Camaiore dalle 9 alle 17 ritiro di 1a Comunione. Nel pomeriggio i genitori hanno le loro attività e tutti concludiamo con la Messa alle 16.
Alle 15 a Bozzano festa di primavera e alle 20 cena sociale (vedi locandina).
Alle 19 nell’orto del prete a Massarosa cena dei fidanzati.
Sabato 13 – alle 9,30 in canonica incontro dei ministri degli infermi.
.
Dal 1° maggio alle 21 in casa di Felice Pellegrini in v. Fontana 138 a Bozzano recita quotidiana del rosario.

Ogni mercoledì del mese di Maggio a Gualdo alle 21, rosario in vari luoghi del paese. Per informazioni sentire Angela 3455280158

30 aprile 2023 – clicca sopra per leggere il foglietto della domenica in formato pdf

One Reply to “E’ Domenica (30-04-2023) – 4a Domenica di Pasqua anno a”

  1. Riccardo Pellegrineschi

    A leggere questo brano mi chiedo se Gesù si è mai sentito deluso ogniqualvolta le sue parabole non sono state comprese, costringendolo a spiegarle parola per parola…..
    In effetti il suo messaggio per essere compreso presuppone innanzitutto il desiderio e la nostra buona volontà di capirlo e poi deve essere ascoltato prima con il cuore che con la mente, mente che deve inoltre aprirsi ancora di più, oltre le consuetudini e i modi di pensare abituali ; in altre parole non essere “conformata a questo tempo…” come San Paolo afferma in un passo delle lettere ai Romani.
    Gesù appare e si presenta quindi come un “pastore” un po’ speciale , un pastore che chiama per nome ma che non costringe a seguirlo forzatamente, una guida che ci lascia la libertà di scegliere anche i sentieri oscuri. Ma che in questo caso è sempre pronto a lasciare momentaneamente le altre 99 pecore per venirci a salvare, se ne abbiamo bisogno e siamo pentiti della scelta errata, attendendoci sempre a braccia aperte per darci perdono e amore ed accoglierci di nuovo nel gregge.
    Perché è tramite il Buon Pastore che potremo arrivare al Padre, il Padre che tutti noi conosce ed ama e che ha mandato il Cristo perché potessimo ricevere la salvezza (Giovanni 10,32 – 30).
    Per concludere un’osservazione personale. Ritengo che l’assimilare tutti noi alle pecore che compongono un gregge serva a dare il messaggio che siamo “comunità”, che nella condivisione dei valori della Fede “facciamo comunità” e che le piccole differenze che possono sussistere – come accade in un gregge vero – rappresentano un segno di vivacità, ricchezza, accoglienza e dialogo. Senza i quali, torno a ripetermi lo so e chiedo scusa, non si va mai lontano.

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