E’ Domenica (23-02-2025) – 7a domenica del tempo ordinario – anno c

COMMENTO AL VANGELO – VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Dopo aver ascoltato domenica scorsa il discorso delle beatitudini, oggi, nella settima domenica del Tempo Ordinario, il brano del Vangelo ci parla dell’amore per il nemico.
Si tratta di un insegnamento di Gesù che, come accade per altri passi della Parola, appare paradossale, esagerato, al di fuori della nostra portata. Questo discorso che Gesù fa alle folle, però, ci chiede di uscire dall’ordinario, di fare qualcosa in più. È una cosa che è possibile compiere se prima ci mettiamo in condizione di fare esperienza dell’amore di Dio. Se, infatti, guardiamo soltanto alle esperienze umane, non siamo in grado di mettere in pratica ciò che ci viene chiesto in questo brano. Per amare non solo chi ci è vicino, per perdonare, per correggere con fraternità, per essere misericordiosi è necessario guardare al modo in cui Dio si rapporta con l’uomo, non a quello dettato dalla logica umana. Grazie a questo cambio di prospettiva che possiamo scegliere di fare, si passa dall’ordinario del pensiero umano allo straordinario dell’amore di Dio.
Non basta, infatti, amare chi ci ama, fare del bene a chi ricambia il nostro sentimento, prestare a chi sappiamo che ci restituirà. È necessario andare oltre per definirsi cristiani e seguire l’insegnamento di Gesù: rispondere al male con l’amore gratuito. L’esempio che ci ha lasciato Gesù è grande: ha vissuto in prima persona, sulla sua pelle, questo insegnamento, arrivando ad amare e a perdonare i suoi crocifissori.
Come Davide nella prima lettura sceglie di non vendicarsi del nemico pur avendone l’occasione, anche noi siamo chiamati a comportarci con gli altri allo stesso modo in cui vorremmo che gli altri si comportassero con noi, sempre traendo forza dall’amore di Dio.

 

Avvisi

Lunedì 24 – ore 21 centro ‘Ti ascolto ’
Martedì 25 – Alle 21 in canonica a Massarosa, incontro sulla Parola di Dio della domenica.
– alle 21 a Massarosa riunione dei Catechisti.
Mercoledì 26 – alle 21 al Don Bosco riunione del Consiglio Pastorale della Comunità Parrocchiale.
Giovedì 27 – alle 21 nelle sale parrocchiali a Quiesa, incontro sulla Parola di Dio della domenica.
Sabato 1 marzo – a Quiesa alle 18 Battesimo di Joseph
****
Invitiamo chi vuole a mandare il prima possibile articoli e foto per il giornalino Incontro di Pasqua.

Il centro ‘ti ascolto ’ necessita di biscotti confezione piccola, caffè, marmellata riso. grazie.

2025 23 febbraio – clicca sopra per leggere il foglietto della domenica nel formato pdf

 

One Reply to “E’ Domenica (23-02-2025) – 7a domenica del tempo ordinario – anno c”

  1. Mary Coppolecchia

    7^ domenica t.o.

    La prima lettura di questa domenica non è semplice da comprendere se non si conoscono le vicende narrate nel libro di Samuele .
    Samuele era giudice in Israele e viene incaricato da Dio di ungere il re Saul, un ragazzo consacrato al tempio da sua madre Anna che aveva pregato tanto perché era sterile e se avesse partorito un figlio lo avrebbe donato al Signore, come infatti era accaduto. Saul quindi era cresciuto nel tempio all’ombra di Samuele ed era stato unto come re di Israele, ma era spinto da uno spirito di gelosia e di inquietudine tanto che Dio chiamò di nuovo Samuele per ungere un nuovo re in Israele, Davide della tribù di Beniamino, l’ultimo di sette figli , un ragazzino rosso di capelli, bello, pastore di pecore .
    Tutto il libro ci racconta le lotte tra questi due re, il successo di Davide che sconfigge Golia e la gelosia e la rabbia che devasta il cuore di Saul.
    Il brano di oggi è molto significativo perché si collega in modo formidabile a quello che ci raccomanda Gesù nel Vangelo.
    Davide si trova vicino all’accampamento dove sta dormendo Saul, si trova così vicino che potrebbe ucciderlo mentre dorme e finalmente sconfiggere il rivale.Davide però non è mosso da vendetta o rivalsa anzi, non farebbe mai un atto così cruento ad un re consacrato da Dio, però prende la lancia di Saul, simbolo dello scettro , la sua brocca -nei versetti più avanti si dice che taglia anche una parte del suo mantello – e si allontana .Solo dopo essersi allontanato fa sapere a Saul quello che avrebbe potuto fare .Il brano si conclude con l’espressione “il Signore renderà a ciascuno secondo la sua giustizia e la sua fedeltà “.
    Tutto il Vangelo ci spiega con esempi chiari e concreti quali sono gli atteggiamenti del cuore e i comportamenti che fanno superare la piccolezza delle nostre azioni per aprirci ad una giustizia e fedeltà che vengono dal credere e seguire il Signore Gesù:amare i nemici, prestare gratuitamente, perdonare, non giudicare, non condannare…solo la misura che noi avremo usato con gli altri , se sarà sovrabbondante di misericordia e magnanimità , ci potrà rendere figli dell’Altissimo.Penso oggi alla nostra realtà, alle guerre di invasione che ci circondano, a quanto siamo indifferenti anzi intolleranti verso le migrazioni che riguardano le nostre terre del sud, un cimitero di fratelli e sorelle che riposano nel mediterraneo..Come possiamo ascoltare questa Parola oggi e non sentirci interpellati come popolo e comunità di cristiani , che come Davide , sono stati unti e consacrati con il sacro crisma nel Battesimo e della Cresima ..
    S .Paolo nella seconda lettura ci conferma in modo ancora più chiaro che la parte più carnale e più corruttibile del vecchio Adamo è stata trasformata dal nuovo , il Cristo , che viene dal cielo.Se dunque la nostra patria è il cielo, il nostro modello l’uomo spirituale quanto dobbiamo cambiare il nostro comportamento , quanto ci dobbiamo impegnare per conformarci non alla mentalità di questo mondo ma agli inviti che la Parola di Dio ci propone per la nostra salvezza e per poter vivere in fraternità e giustizia .

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