COMMENTO AL VANGELO – XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Nella XXV Domenica del Tempo Ordinario, il brano del Vangelo secondo Marco ci propone un passo tratto da quella parte di racconto in cui si narra il viaggio di Gesù verso Gerusalemme. Sapendo che cosa gli accadrà in quella città, Gesù annuncia di nuovo ai discepoli quale sarà il suo destino: subire la Passione e la morte per poi risorgere dopo tre giorni. I discepoli, però, non comprendono il significato delle parole che Gesù dice loro. Hanno ancora in mente l’idea di un Messia potente in senso terreno, un re nel suo significato letterale. Nonostante non capiscano quello che Gesù annuncia loro, i discepoli hanno timore di chiedergli una spiegazione. Preferiscono tentare di sciogliere quel dubbio da soli, con la logica umana, finendo però fuori strada.
Gesù legge nei loro cuori e capisce che si stanno smarrendo. Infatti, durante il cammino i Dodici discutono fra loro su chi sia il più grande, su chi sarà il “braccio destro” di Gesù una volta che – secondo la loro idea di Messia – sarà un uomo potente. È necessario allora fermarsi per riprendere la via giusta. Gesù si siede e, compiendo un gesto di misericordia, dà agli Apostoli un insegnamento, che capovolge le prospettive umane. Per essere primi, bisogna farsi ultimi e servi. Ecco che acquistano senso anche le parole pronunciate poco prima da Gesù, riguardo alla sua morte: Egli non è venuto sulla terra per primeggiare e diventare potente, ma per farsi servo. Sarà perseguitato, come quel giusto di cui ascoltiamo nella prima lettura dal libro della Sapienza, fino a dare sé stesso per gli altri, in maniera umile e mite, con fedeltà a Dio Padre. Per far comprendere ancora meglio le sue parole, Gesù avvicina un bambino e lo abbraccia. È il simbolo dell’ultimo fra gli ultimi. Gesù rovescia la prospettiva e quel bambino lo pone al centro: chi accoglie gli ultimi accoglie Lui e, quindi, Dio, diventando “primo” nell’amore.
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Avvisi
Lunedì 23 – alle 21 in canonica a Massarosa incontro di preparazione al Battesimo dei bambini.
A Quiesa alle 21 riunione per preparare la festa della Madonna del Rosario.
Martedì 24 – a Bozzano alle 16 oratorio ‘Spazio Aperto’ ogni martedì e giovedì dalle 16 alle 19 fino a giugno.
Alle 21 in canonica a Massarosa incontro sulla Parola di Dio della domenica.
A Quiesa alle 21 CPAE.
Mercoledì 25 – alle 21 a Massarosa nella sala d. Bosco incontro per tutti i catechisti della Comunità.
Giovedì 26 – A Bozzano alle 16 oratorio.
A Bozzano alle 20,30 Messa e rosario meditato con possibilità di confessarsi.
Alle 21 nelle sale parrocchiali a Quiesa, incontro sulla Parola di Dio della domenica.
Venerdì 27 – A Bozzano in chiesa alle 20,30 recita del Rosario.
A Gualdo alle 21 incontro sulla Parola di Dio della domenica.
Sabato 28 – alle 11 a Pieve a Elici Battesimo.
A Bozzano alle 21 Messa alla Cascina. Non c’è la messa delle 18,30.
A Quiesa alle 18 Messa e benedizione dei gruppi di catechismo di Quiesa.
Domenica 29 – Alle 10,30 a Bozzano Messa e benedizione automezzi.
A Massarosa alle 11 Messa e benedizione dei gruppi di catechismo di Massarosa.
Nel pomeriggio alle 16,30 a Pieve a Elici Battesimi.
A Bozzano alle 18,30 Messa e Processione della Madonna del Soccorso e benedizione dei gruppi di catechismo di Bozzano.
2024 22 settembre – clicca sopra per leggere il foglietto della domenica in formato pdf