E’ Domenica – (19-03-2023) – 4a Domenica di Quaresima anno a

COMMENTO AL VANGELO – IV DOMENICA DI QUARESIMA

Nella IV domenica di Quaresima, il brano del Vangelo secondo Giovanni ci presenta l’episodio della guarigione del cieco nato. Il tema centrale di questa domenica è, infatti, la luce: colui che mai aveva potuto vedere ora può farlo grazie all’intervento di Gesù. La guarigione non è soltanto degli occhi, ma anche dell’anima, poiché il cieco compie un percorso di fede, che lo porta a riconoscere in Gesù il Signore.
Non appena Gesù ha compiuto la guarigione del cieco, quest’ultimo si trova di fronte ai dubbi di coloro che lo circondano, che si dimostrano interessati solo alla componente materiale dell’avvenimento e dubitano dell’operato di Gesù. Alla convinzione con cui il cieco afferma che Gesù è un profeta e viene da Dio, si oppone la superficialità dei farisei, che non vogliono sentirsi messi in discussione e che decidono, quindi, di espellere il cieco dalla sinagoga. Avendo saputo tutto ciò, Gesù interviene di nuovo, cercando il cieco. Egli, quando tramite le parole di Gesù comprende pienamente che è lui il Figlio dell’uomo, compie la sua professione di fede: “Credo, Signore!”.
Fa riflettere come l’operato di Gesù non sia accolto e, anzi, venga espressamente contrastato. Il messaggio di Gesù, infatti, porta scompiglio e spesso anche noi ci comportiamo come i farisei, avendo la presunzione di essere nel giusto, senza mai metterci in discussione. Gesù, però, dice loro: “Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: “Noi vediamo”, il vostro peccato rimane”, sottolineando come la superbia di considerarsi sempre nel giusto porti al peccato. Dobbiamo, quindi, metterci in ascolto della Parola di Dio, mettendo da parte l’orgoglio, e lasciare che essa operi in noi, anche se talvolta può essere scomoda e turbare le nostre certezze. È questa la vera luce che può trasformarci da ciechi a vedenti.

AVVISI
Domenica 19 – Pranzo di beneficienza agli Sterpeti alle 13, al prezzo di € 20,00. Prenotazioni : Mariella 3200804799 Graziella 3791001295 e Roberta 3393287763 – vedi locandina.
Lunedì 20 – alle 21 al don Bosco incontro con rappresentanti delle famiglie che ospiteranno entro maggio 2 incontri sul cammino Sinodale della Chiesa italiana.
Alle 21 incontro a Massarosa del gruppo Fidanzati.
Martedì 21 – alle 21 in canonica incontro sulla Parola di Dio della domenica.
Alle 19 a Massarosa incontro con i genitori per l’Oratorio.
Mercoledì 22 – alle 21 in canonica a Massarosa incontro della redazione del giornalino Incontro.
Alle ore 16,30 al don Bosco viene il sarto per i vestiti della 1a Comunione.
Giovedì 23 – alle 21 a Massarosa incontro con i catechisti della 3a elementare.
Venerdì 24 – alle 21 Via Crucis di tutta la Comunità Parrocchiale al Pantaneto. Partenza da Piazza Adelina Cestari. LA Via Crucis sarà animata dai ragazzi del catechismo e dai gruppi Parrocchiali.
Sabato 25 e domenica 26 a Massa ritiro dei Cresimandi e genitori. Sentire i catechisti.

Il centro di ascolto informa tutti i cristiani della nostra comunità parrocchiale che volessero contribuire in questa Quaresima alle distribuzioni dei viveri per i poveri che c’è necessità soprattutto di latte, biscotti tonno olio e legumi in scatola.
Grazie a tutti coloro che vivranno questa Quaresima con la carità che esprime il nostro cammino verso la vita nuova iniziata dal risorto.

Il Coro della Comunità di Massarosa invita tutti coloro che lo desiderano a partecipare il giovedi sera ore 21,15 alle prove dei canti in Chiesa a Massarosa in vista della Settimana Santa. L’invito come detto è rivolto a tutti anche bambini.

26 marzo 2023 – clicca sopra per leggere il foglietto della domenica in formato pdf

2 Replies to “E’ Domenica – (19-03-2023) – 4a Domenica di Quaresima anno a”

  1. Mary Coppolecchia

    Il Vangelo di Giovanni si discosta dagli altri per il suo stile , per il valore spirituale , messianico con cui racconta la vita di Gesù. Ogni episodio narrato è un segno che rimanda alle realtà ultime che si chiamano escatologiche : il battesimo, la resurrezione , la redenzione , il Verbo di Dio che si è fatto uomo per portare l’uomo a Dio.
    L’episodio del cieco nato ne è un esempio .Tutto il racconto ruota attorno a questo miracolo che ha il segno battesimale del passaggio dal peccato alla salvezza, dalle tenebre alla luce. La malattia infatti nella legge di Mosé era considerata una condizione peccaminosa ed il cieco era nato così per la colpa dei suoi genitori. Il racconto si sofferma sull’ incredulità dei farisei e dei giudei che non ammettono un miracolo fatto in giorno di sabato e da uno sconosciuto. Loro si fanno forti della Legge di Mosé e non accettano la novità del Messia , del Figlio dell’uomo. Il povero cieco ascolta quello che Gesù gli dice, va alla piscina di Siloe, si lava gli occhi dal fango e vede la luce ; non conosce il suo Salvatore , non l’ha mai visto ma non esita a professare la sua fede quando Gesù si fa riconoscere .L’evangelista sottolinea questo particolare. L’incontro tra loro avviene quando Gesù ha saputo che il cieco guarito era stato allontanato e lo va a cercare. Poi Gesù proferisce parole dure e molto profonde sul giudizio di chi vede e chi non vede. Rispondendo ai farisei è come se parlasse oggi a tutti noi : “se foste ciechi non avreste colpa ma poiché dite che vedete ,il vostro peccato rimane”. Nel cammino che ci avvicina alla Pasqua il Signore ci chiede di ascoltarlo, affidarci a Lui, come il cieco nato , di avere fede in Lui anche se sta andando verso il calvario e la croce , perché la sua morte ci porterà la redenzione e la salvezza .Se non lo sapremo accogliere in questa prospettiva ultima faremo come i farisei che credono di vedere per le
    sicurezze che hanno e rimangono nelle tenebre della loro Legge e dei loro precetti.

  2. Riccardo Pellegrineschi

    Secondo me vi è inoltre un altro aspetto, cioé la Rinascita dell’uomo quando Cristo entra nella nostra vita. Infatti Gesù ricopre gli occhi del cieco con il fango e questo gesto non può non richiamare la Creazione dello stesso uomo da parte del Padre Celeste. Con Gesù non solo si torna a vedere la Luce ma si inizia a vivere una nuova vita, come se fossimo stati oggetto di una nuova “creazione”. Si inizia un nuovo cammino illuminati dalla Luce di Dio che, come nel caso della trasfigurazione sul Monte Tabor, ci rende chiaro che il fine del nostro viaggio terreno è la ricerca e l’incontro con il Messia.
    Un viaggio che richiederà una riflessione ed un’analisi profonda interiore perché dovremo “rinnegare noi stessi” e guardare al prossimo ed alle cose del mondo da prospettive nuove, con un impegno ed una ricerca continua, magari tuttaltro che semplice e “comoda” ; non sarà più sufficiente adagiarsi nel formalismo e nella pedissequa osservanza dei precetti senza riflettere, come fanno gli scribi e i farisei per i quali credere in Dio sembra essere solo seguire una procedura immutabile fatta di riti esteriori e formalismi di facciata.

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