E’ Domenica (19-02-2023) – 7a Domenica del tempo ordinario anno a

COMMENTO AL VANGELO – VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Nella settima Domenica del Tempo Ordinario, l’ultima prima dell’inizio della Quaresima, il brano del Vangelo secondo Matteo ci presenta il comandamento dell’amore.
Gesù, parlando ai suoi discepoli, fa riferimento, per due volte, alla legge di Mosè, la legge antica che spesso veniva ridotta soltanto ad una serie di norme e di precetti. Gesù, invece, va più a fondo e, pur mantenendo la legge mosaica, la completa e la arricchisce, facendone cogliere aspetti più profondi. Ciò è sottolineato dalle due espressioni “Avete inteso che fu detto” … “ma io vi dico”: il Nuovo Testamento va a perfezionare l’Antico.
Con questa logica, all’antica legge del taglione, istituita per arginare la vendetta nei tempi antichi, Gesù accosta il perdono del “porgere l’altra guancia” e la generosità di assistere in modo disinteressato chi si trova nel bisogno.
Viene poi presentato il “comandamento dell’amore”, che rivoluziona il modo di pensare: il nostro amore non deve essere destinato solo a chi ci sta vicino e ricambia il nostro sentimento, ma anche a coloro che sono più lontani, al nemico che ci odia; un amore, quindi, che non guarda in faccia a nessuno ma comprende tutti. Un passo difficile da compiere, ma necessario per il cristiano per essere “perfetti come è perfetto il Padre”, ricordandoci che Egli ci ha fatti a sua immagine e somiglianza e di questo dobbiamo darne prova. Avendo ben salda in noi la Parola, dunque, dobbiamo viverla ogni giorno, trovando sempre nuovi modi per attualizzarla, senza travisarla, a seconda del contesto in cui ci troviamo.

VII domenica del tempo ordinario anno a – clicca sopra per leggere la Parola di Dio

LE CENERI : Inizio della Quaresima
Con il Mercoledì delle Ceneri inizia la Quaresima, il periodo che precede la Pasqua, ed è giorno di digiuno e astinenza dalle carni, astensione che la Chiesa richiede per tutti i venerdì dell’anno ma che negli ultimi decenni è stato ridotta ai soli venerdì di Quaresima. L’altro giorno di digiuno e astinenza è previsto il Venerdì Santo.
«Memento homo, quia pulvis es et in pulverem reverteris», ovvero: «Ricordati uomo, che polvere sei e polvere ritornerai». Queste parole compaiono in Genesi 3,19 allorché Dio, dopo il peccato originale, cacciando Adamo dal giardino dell’Eden lo condanna alla fatica del lavoro e alla morte: «Con il sudore della fronte mangerai il pane; finché tornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere tornerai!». Questa frase veniva recitata il giorno delle Ceneri quando il sacerdote imponeva le ceneri – ottenute bruciando i rami d’ulivo benedetti la domenica delle Palme dell’anno precedente – ai fedeli. Dopo la riforma liturgica, seguita al Concilio Vaticano II, la frase è stata mutata con la locuzione: «Convertitevi e credete al Vangelo» (Mc 1,15) che esprime, oltre a quello penitenziale, l’aspetto positivo della Quaresima che è tempo di conversione, preghiera assidua e ritorno a Dio.
La celebrazione delle Ceneri nasce a motivo della celebrazione pubblica della penitenza, costituiva infatti il rito che dava inizio al cammino di penitenza dei fedeli che sarebbero stati assolti dai loro peccati la mattina del Giovedì Santo. Dal punto di vista liturgico, le ceneri possono essere imposte in tutte le celebrazioni eucaristiche del mercoledì.
Il digiuno è importante per tutte le religioni: i musulmani celebrano il mese di Ramadan, gli ebrei il kippur e i cristiani la Quaresima.
A differenza del Rito Romano, in quello ambrosiano – in uso nella diocesi di Milano- non c’è il rito del Mercoledì delle Ceneri. «La tradizione ambrosiana non ha mai conosciuto questo giorno, ma ha sempre rigorosamente dato avvio al periodo quaresimale con la domenica che introduce la Quaresima.
La teologia biblica rivela un duplice significato dell’uso delle ceneri:
1. Anzitutto sono segno della debole e fragile condizione dell’uomo. Abramo rivolgendosi a Dio dice: “Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere…” (Gen 18,27). Giobbe riconoscendo il limite profondo della propria esistenza, con senso di estrema prostrazione, afferma: “Mi ha gettato nel fango: son diventato polvere e cenere” (Gb 30,19). In tanti altri passi biblici può essere riscontrata questa dimensione precaria dell’uomo simboleggiata dalla cenere (Sap 2,3; Sir 10,9; Sir 17,27).
2. Ma la cenere è anche il segno esterno di colui che si pente del proprio agire malvagio e decide di compiere un rinnovato cammino verso il Signore. Particolarmente noto è il testo biblico della conversione degli abitanti di Ninive a motivo della predicazione di Giona: “I cittadini di Ninive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, dal più grande al più piccolo. Giunta la notizia fino al re di Ninive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere” (Gio 3,5-9). Anche Giuditta invita tutto il popolo a fare penitenza affinché Dio intervenga a liberarlo: “Ogni uomo o donna israelita e i fanciulli che abitavano in Gerusalemme si prostrarono davanti al tempio e cosparsero il capo di cenere e, vestiti di sacco, alzarono le mani davanti al Signore” (Gdt 4,11).

AVVISI
Martedì 21 – alle 21 in canonica incontro sulla Parola di Dio della domenica.
Mercoledì 22 – Sono le Ceneri e giorno di inizio del tempo di Quaresima. Giorno di astinenza dalle carni e digiuno ( secondo le disposizioni della Chiesa).
Orario delle Messe: Ore 18 messe a Massarosa ( invitati tutti i ragazzi del catechismo) e Gualdo, Ore 18,30 a Bozzano, ore 21 a Piano del Quercione e a Pieve a Elici.
Giovedì 23 – A Massarosa alle 21 preghiera per la pace in Ucraina (in collegamento con Irpin) e per le vittime del terremoto.
alle 21 in sacrestia a Gualdo incontro sulla Parola di Dio della domenica.
Venerdì 24 – Alle 17,30 in cappellina a Massarosa ogni venerdì Via Crucis.
Alla sera, fidanzati in visita alla Casa Famiglia Giovanni XXIII dove faremo cena e incontro.
Domenica 26 – E’ la Prima domenica di Quaresima

TERTEMOTO TURCHIA-SIRIA
È possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana per questa emergenza, utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line tramite il sito www.caritas.it, specificando nella causale “Terremoto Turchia-Siria 2023”.

Ogni Martedì di Quaresima catechesi online della Diocesi

Coloro che desiderano la visita del sacerdote agli ammalati o infermi, lo facciano presente ad uno dei ministri degli infermi, ai sacerdoti o telefonando in parrocchia al numero 0584.93354.

19 febbraio 2023 – clicca sopra per leggere il foglietto della domenica nel formato pdf)

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