COMMENTO AL VANGELO – IV DOMENICA DI AVVENTO
Nella quarta ed ultima domenica del tempo di Avvento, il brano del Vangelo secondo Matteo ci presenta la figura di san Giuseppe. All’inizio del brano troviamo un Giuseppe piuttosto dubbioso che, di fronte al concepimento di Maria per opera dello Spirito Santo, non sapendo dell’intervento divino, considera l’ipotesi di ripudiarla in segreto per evitare uno scandalo. Tuttavia, interviene il Signore che, tramite l’apparizione di un angelo in sogno, gli rivela quale sia il suo disegno per Maria, promessa sposa di Giuseppe, e per il figlio che nascerà da lei. Ella è stata scelta per dare alla luce Gesù, il Figlio di Dio, che salverà l’umanità dal peccato, conducendola dalle tenebre alla luce. A Giuseppe è affidato il compito di inserire Cristo, il Dio fatto uomo, in una normale famiglia, dandogli un nome e prendendosi cura di lui. Viene, quindi, sottolineata la dimensione umana di Gesù, segno dell’amore di Dio: Egli, nel suo infinito amore per le sue creature, si è fatto uomo come noi per salvarci. Pur non avendo generato fisicamente Gesù, Giuseppe dovrà, pertanto, svolgere il ruolo di padre e prendersi cura del figlio. Un compito di straordinaria importanza nel disegno divino.
Una volta che Giuseppe ha compreso l’importanza del ruolo affidatogli da Dio, abbandona ogni dubbio e si dispone a compiere la sua volontà. Il “sì” silenzioso ma concreto di Giuseppe – nel brano ascoltato non dice infatti una sola parola –, unito a quello detto da Maria all’angelo durante l’annunciazione permettono a Dio di farsi uomo.
Avvisi
Domenica 18 – a Massarosa dalle ore 10 Mercatino di Natale.
Alle 16 -Presepio Vivente e vendita di oggetti dei ragazzi per l’Ucraina.
Alle 21 – in Chiesa a Massarosa concerto di Natale organizzato dal Comune.
A Montigiano Concerto e Mercatino di Natale vedi locandina in chiesa.
Lunedì 19 – per la Rassegna ‘Ritrovare la Bellezza’ Madonna con Bambino, nella chiesa di Pieve a Elici alle 15 relazione di Serena Gioia Dolfi, storica dell’Arte e archeologa medievista che in anteprima spiegherà parte della laurea magistrale aiutandoci a capire l’affresco della Madonna con Bambino presente nella chiesa.
Venerdì 23 – a Massarosa dalle 17 alle 20 in piazza -preghiera dei ragazzi. Accensione dell’Albero di Natale con i canti dei ragazzi. In chiesa dalle 18,30 alle 20 Confessioni.
Novena di Natale ogni sera alle 21 in chiesa a Massarosa
Lunedì 19 – animata dal Coro
Martedì 20 – animata dal Centro ti ascolto, Amiche delle missioni e Volontariato
Mercoledì 21 – animata dai Catechisti
Giovedì 22 – animata dai Giovani
Venerdì 23 – alle 17 con i Ragazzi nella piazza della Chiesa. Non c’è alle 21
Confessioni
Lunedì 19 dicembre
Massarosa dalle 15 alle 16,30 poi Messa e a seguire confessioni fino alle 20.
Martedì 20 dicembre
Bozzano dopo la Messa delle 9 e dalle 18 alle 19,30.
Massarosa dalle 18,30 alle 20
Mercoledì 21 dicembre
Piano del Quercione dalle 16 alle 19 la Messa alle 17.
Gualdo dalle 15,30 alle 17
Massarosa – dalle 18,30 alle 20
Giovedì 22 dicembre
Pieve a Elici dalle 16 alle 19
Massarosa dalle 18,30 alle 20
Sabato 24 dicembre
Massarosa dalle 9 alle 12
Bozzano dalle 9 alle 12
Messe di Natale
Sabato 24 – messa vespertina di Natale a Massarosa alle 18
Messa nella veglia di Natale
Alle 21 a Bozzano e Piano del Quercione
Alle 22 a Gualdo
Alle 23 a Massarosa e Pieve a Elici
Domenica 25 – l’orario per tutte le comunità è quello festivo, solo a Gualdo non c’è la Messa alle 10.
Il 26 e il 27 dicembre in Cappellina dopo la Messa delle 18 adorazione eucaristica fino alle 19,45.
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ALBERO DELLA PACE
In Chiesa a Massarosa l’albero della pace è donato dai ragazzi. In unione ad un gruppo di ragazzi dell’Ucraina chiediamo a Dio la pace. A gennaio, mese della Pace, ci collegheremo con gli amici Ucraini e faremo ad inizio di febbraio, una celebrazione online insieme.
Coloro che desiderano la visita del sacerdote agli ammalati o infermi o prima del S. Natale, o durante le feste, lo facciano presente ad uno dei sacerdoti personalmente o telefonando in parrocchia al numero 0584.93354.
MISERICORDIA DI PIANO DEL QUERCIONE
Il ricavato dalla vendita delle stelle di Natale è stata di € 117,00 che sarà devoluto a persone o famiglie bisognose. Grazie a tutti.
2022 18 dicembre 2022- clicca sopra per leggere il foglietto della domenica in formato pdf
Si avvicina il Natale e le letture di questa domenica ci raccontano come si è formata la Sacra Famiglia di Nazaret: un Figlio che è stato generato , una Madre che ha accolto e custodito nel suo grembo il verbo di Dio e un Padre che in sogno riceve l’invito a non ripudiare Maria prendendola come sposa.
Ogni volta questo brano mi fa riflettere sul valore della fiducia e della fede: avere fede in Dio vuol dire fidarsi di lui.
La Vergine Maria si è fidata dell’angelo e ha detto il suo sì, permettendo che si realizzasse l’Incarnazione.
Giuseppe si è fidato delle parole dell’angelo contro ogni evidenza accogliendo Maria sua sposa e permettendo che si realizzasse il piano di Dio.
Gesù, come ci dice S.Paolo nella seconda lettura” nato dal seme di Davide secondo la carne, costituito Figlio di Dio con potenza, secondo lo Spirito di santità”è colui che costituisce apostoli per suscitare la fede in tutte le genti.
Ecco cosa sta dicendo Isaia nella prima lettura: già dal II secolo a. C. la profezia di una nascita eccezionale era la prefigurazione del Cristo; dobbiamo avere fede , non chiedere segni, il Signore Dio a suo tempo non mancherà di compiere ciò che ha detto per mezzo dei profeti: un bimbo nato da una Vergine e chiamato Emmanuele , posto in fasce in una mangiatoia , è questo che troveranno i pastori avvertiti ancora una volta per bocca degli Angeli.
Se in questa domenica di avvento ci vengono proposte le letture della promessa del Dio con noi, il Salvatore, non ci dobbiamo stancare di ritrovare in ogni eucarestia domenicale il segno della gloria di Dio che attraverso la morte del suo figlio ci dona il pane della vita .
Il bambino della culla è presente in mezzo a noi nell’eucarestia .Per fede lo crediamo e con amore lo adoriamo nel segno di questo neonato che si affida a noi con le sue braccia aperte alla vita e all’accoglienza.