E’ Domenica (11-08-2024) – XIX domenica del tempo ordinario – anno b

COMMENTO AL VANGELO – XIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Continua anche in questa XIX Domenica del Tempo Ordinario l’ascolto del capitolo 6 del Vangelo secondo Giovanni.
All’inizio del brano, troviamo i Giudei che “si misero a mormorare”. Come il popolo di Israele nel deserto, anche i Giudei mormorano. Il motivo del loro malumore è una frase pronunciata da Gesù, che afferma di essere il pane “disceso dal cielo”. Il popolo ebraico fatica a vedere in Gesù il Figlio di Dio, lo considera soltanto come uomo. Lo identificano in base alla famiglia di provenienza, e ancora non è loro chiara la sua natura divina, perciò l’affermazione di essere disceso dal cielo provoca scandalo e mormorazione.
L’invito di Gesù è allora chiaro: “non mormorate tra voi”. Nell’intraprendere un cammino di fede non c’è spazio per le dicerie e le maldicenze. C’è bisogno, invece, di lasciarsi attrarre dal Padre, che ha mandato Gesù sulla terra per la salvezza di chiunque creda in Lui. Dio ci ama di amore infinito, ma sta a noi lasciarci trasportare verso di Lui, affidandoci alla sua volontà. Nutrendoci con il suo Pane e ascoltando la Parola, permettiamo all’amore di Dio di entrare in noi, per poi a nostra volta portarlo a chi incontriamo. Ci viene poi detta anche un’altra importante verità: “chi crede ha la vita eterna”. Colpisce in particolare il fatto che Gesù parli al presente (“ha”) e non al futuro (“avrà”). Significa che la vita eterna non ha sede soltanto nel futuro, in un tempo lontano da noi, ma inizia fin da adesso, in questa vita, con le nostre azioni.
Torna, infine, anche il tema del pane, che ci accompagna in queste domeniche. Ancora una volta, Gesù chiarisce che non sta parlando di un pane materiale, ma di Lui stesso, del suo corpo. È un pane di cui cibarsi per avere la vita eterna, cioè la salvezza per cui Gesù è stato mandato dal Padre.

LA FEDE E LA COSCIENZA

di Enzo Bianchi – pubblicato su La Repubblica 5-08-2024)
Lunedì scorso dalle colonne di questo giornale Ilvo Diamanti presentava e interpretava i dati del sondaggio Demos di alcuni mesi fa sulle passioni degli italiani. E, come ci si attendeva, il risultato per quanto riguarda il fenomeno religioso è che in pochi anni l’interesse verso la religione e di conseguenza verso la chiesa è sceso sensibilmente: sono realtà che appassionano sempre meno, il cristianesimo appare sempre meno eloquente e la chiesa sta perdendo progressivamente la sua qualità di riferimento, di autorità universale. Purtroppo sono dati che convergono con i risultati di altre inchieste: da quella molto documentata e intelligentemente interpretata da Luca Diotallevi (La messa sbiadita, Rubettino 2023) a quelle realizzate sotto l’impulso di istituzioni cattoliche. Inutile confessare che il cristiano credente soffre di questa diminutio nella quale non scompare solo la cristianità ma rischia di non essere più rilevante e significativo l’evento cristiano, la comunità cristiana. Anche perché va riconosciuto che la chiesa, almeno nella voce e negli atti di Papa Francesco, si è fatta più missionaria, più capace di dialogo con l’umanità di oggi e ha sempre presentato la fede in modo da renderla “ buona notizia”.
I cristiani che tentano di vivere il vangelo nelle comunità ecclesiali rimangono a volte smarriti misurando la loro impotenza ad essere significativi oggi, perché non temono il fatto di diventare una minoranza, ma vorrebbero essere una minoranza significativa, sale della terra e lievito nella pasta della storia del mondo. Però va detto con chiarezza: se c’è un allontanamento dal cristianesimo non c’è un conseguente andare ad altre fonti di vita e di orientamento, c’è solo un approdare nella marea dell’indifferenza. E questa non è certo un’acquisizione positiva per l’umanità.
 Nell’inchiesta di Demos emerge però un elemento che potrebbe essere molto promettente: “Tra coloro che dichiarano una pratica religiosa assidua e regolare l’insegnamento della chiesa è ritenuto, in prevalenza, utile ma non essenziale perché ciascuno deve agire secondo coscienza”.
Questo dato non va assolutamente minimizzato perché rivela una novità nel popolo cattolico: l’emergere della coscienza propria, dell’esercizio di un discernimento personale dotato di autorevolezza, che orienta le decisioni e le azioni. È vero che da sempre nella chiesa si è confermato il principio esposto dal concilio Lateranense IV: “Chi agisce contro la propria coscienza edifica la gehenna”, dunque obbedire a un’altra autorità significa peccare. Ma in realtà negli ultimi secoli la propria coscienza è stata vista con sospetto e addirittura il seguirla era considerato peccaminoso se configgeva con un’altra autorità ritenuta superiore, quella della chiesa. Se chi invoca l’esercizio della coscienza sa anche custodire la propria coscienza formandola, fornendole occasioni di confronto, rendendola capace di ascolto del Vangelo, è veramente una buona acquisizione questo esercizio da parte dei cattolici. Questo però richiede una fede pensata, il diventare adulti e responsabili nella comunità cristiana, il ritrovare la passione della fede. Perché comunque ciò che minaccia realmente la chiesa oggi è la debolezza della fede e la mancanza di una reale fraternità vissuta tra coloro che si dicono discepoli di Gesù.

AVVISI
Sabato 10 – Alle 21 a Pieve a Elici per il ciclo ‘Ritrovare la bellezza’ – Nell’arte delle Icone ( conversazioni su senso teologico e bellezza delle icone ) – vedi locandina qui a lato.
Domenica 11 – Festa degli Anziani a Quiesa. Alle 18 S. Messa in parrocchia e alle 19,30 cena offerta dalla Misericordia e dai Donatori di Sangue Fratres presso il sito sagra località Molinaccio.
Mercoledì 14 e Giovedì 15 agosto è la solennità dell’Assunta. Le s. messe hanno l’orario festivo.
Venerdì 16 – inizia il campeggio a Santa Maria Albiano per i ragazzi che hanno frequentato la quarta elementare.
Alle ore 18 a Bozzano s. messa in onore di San Rocco
Domenica 18 – alle 11,30 a Pieve a Elici Messa solenne per la festa del SS.mo Crocifisso.
Alle 16,30 alla Pieve matrimonio di Daniele e Sara.
Alle 21 alla Pieve concerto.

Il Centro ‘ti Ascolto’ necessita di alimenti per la distribuzione dei pacchi spesa del giovedì. Tutti i generi alimentati sono ben accetti, in modo particolare ‘pasta-pomodoro-tonno e latte’. Grazie.

11 agosto 2024 – clicca sopra per leggere il foglietto della domenica in formato pdf

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