E’ Domenica (1-01-2023) – Maria SS.ma Madre di Dio

COMMENTO AL VANGELO – MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO

Il primo giorno dell’anno celebriamo la solennità di Maria Madre di Dio.
Il brano del Vangelo ci riporta alla capanna in cui è avvenuto l’evento prodigioso del Natale: la nascita di Gesù, il Dio fatto uomo. Maria e Giuseppe non sono gli unici a vivere quest’esperienza, che verrà annunciata a tutti gli uomini. I primi a giungere in adorazione di Gesù sono degli umili pastori. È a loro, ai più lontani, che viene detto dove trovare il Salvatore per poterne portare testimonianza agli altri. I pastori “senza indugio” si mettono alla ricerca di quel bambino, sono ansiosi di trovarlo perché hanno compreso nel loro cuore la portata eccezionale di ciò che è accaduto di fronte ai loro occhi.
Le parole che i pastori riferiscono di quanto hanno visto e sperimentato nei loro cuori stupiscono chi le ascolta. La reazione di Maria, però, si distingue dalle altre. La Madre di Dio non si mostra stupita in maniera plateale, ma lascia che l’accaduto di quella notte straordinaria “lavori” dentro di sé. Custodisce e medita le cose di cui è stata protagonista. Anche se quello che è successo sfugge alla logica umana, Maria intuisce che per trovare Dio è necessario guardare dentro le cose, senza fermarsi alla superficie. La novità di essere diventata madre del Salvatore è troppo grande per essere subito chiara, perciò Maria fa spazio nel suo cuore, consapevole che Dio non le nasconderà i passi successivi del cammino. La fiducia riposta in Dio continua ad essere un tratto che contraddistingue Maria: a partire da quel “sì” pronunciato all’angelo, ha sempre confidato nel Signore, certa che la missione a cui era stata chiamata era il progetto di Dio per portare a tutti gli uomini, attraverso di lei, il Suo amore salvifico.

Maria SS.ma Madre di Dio – clicca sopra per leggere la parola di Dio

La ribalta delle donne

di Rosanna Virgili (articolo su Vita Pastorale novembre 2022)
Sono ormai decenni che le donne cercano di ottenere , anche secondo la legge, una pari dignità rispetto agli uomini. E di passi avanti ne sono stati fatti, grazie a Dio. Dopo l’ottenimento dei diritti politici e civili – in Italia, in verità, non pienamente ancora garantiti – le donne cercano oggi di salire al potere, di ottenere ruoli di primaria importanza ed evidenza. E sembra che ci stiano riuscendo. Le donne hanno sperato molto in questi luminosi traguardi per cui, per la stragrande maggioranza di loro, enorme è la soddisfazione. E giusta, d’altronde.
Per troppi secoli le donne sono state sottomesse alle leggi scritte esclusivamente da uomini; ritenute prive di un intelletto razionale e incapaci di occuparsi della cosa pubblica ma più adatte a governare la casa e il focolare, le donne hanno subito umiliazioni, ingiustizie, schiavitù. Essendo state vittime, dunque, di sistemi di potere divisivi, elitari, violenti, le donne dovrebbero occupare non solo le poltrone del potere ma governare in modo diverso, veramente alternativo a quello del passato. E qui nasce la prima delusione, spunta la prima amarezza: al vedere come, sia nello stile sia nei contenuti, non si avvertano differenze sostanziali, non si registrino significativi cambiamenti.
Un esempio su tutti: l’atteggiamento delle donne al potere in Occidente di fronte alla guerra. Come mai non la rifiutano totalmente ? Non sanno, forse, che specie le donne, nelle guerre del passato, sono state travolte dall’orrore delle case bombardate, dalla fame e dalla disperazione, stuprate dai soldati, straziate dalla morte dei mariti e dei figli che avveniva per amore di una Patria che si mostrava come la più grande nemica della loro vita e delle loro famiglie. Come mai oggi, quelle donne che potrebbero prendere decisioni contro questa bestialità, non lo fanno ? Perché le donne al potere in Europa oggi, non attivano ogni tipo di dispositivo politico, di dialogo diplomatico, di risorse, strumenti, creatività, sapienza femminile per dire: mai più la guerra ! Che ha segnato la terra di sangue per generazioni e generazioni, facendo riecheggiare l’urlo di Eva per la morte del figlio Abele, per mano di suo fratello Caino ?
Perché tacciono o sono senza una loro proposta o, peggio ancora, stimolano le ragazze ad arruolarsi, a imbracciare fucili, a pronunciare parole di rara rozzezza, offensive per quella che, una volta, era la forza della loro gentilezza. Le varie Presidenti perché non approfittano del loro potere, con tanta fatica conquistato, per far progredire la civiltà ?
Qual è la loro vera ‘differenza’ ? Perché si rendono replicanti di un maschile di cui hanno criticato gli arbìtri, erigendosi a paladine della Patria, nemiche dei migranti e dei poveri, quando dovrebbero finalmente costruire la pace per una terra che sia madre di tutti?
In un vecchio film su Scipione l’Africano, Catone, rivolgendosi a quest’ultimo umiliato dalla Patria ingrata, diceva: ‘Questa non è la repubblica di Platone, è la città fangosa di Romolo’. Speriamo che le donne, in futuro, la irrorino di un’acqua cristallina.

AVVISI
Nei giorni feriali la messa delle ore 7 è sospesa fino a data da stabilire.

Domenica 1 gennaio – alle 17 in Cattedrale a Lucca messa per la Pace.
Giovedì 5 – dalle ore 16 ‘Arriva la Befana’ . A Massarosa nel Camposantino festa per tutti. La Messa a Massarosa questa sera inizia alle 18,30.
Venerdì 6 – E’ la solennità dell’Epifania e le messe hanno l’orario festivo. Non c’è la Messa delle 18 a Massarosa.
Domenica 8 gennaio – AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA
Vedi locandina sul retro del foglietto.

Dal 9 gennaio al 15 febbraio a Bozzano e Piano del Quercione non ci sono le messe feriali durante la settimana.

Coloro che desiderano la visita del sacerdote agli ammalati o infermi sia prima del S. Natale che durante le feste, lo facciano presente ad uno dei sacerdoti personalmente o telefonando in parrocchia al numero 0584.93354.

1 gennaio 2023 – clicca sopra per leggere il foglietto in formato pdf

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