Attualità (3-08-2014)

“EFFATA’” APRITI

Lettera dell’Arcivescovo ai cristiani della chiesa di Lucca per l’anno pastorale 2014-2015.
Carissimi,
negli ultimi anni la nostra Chiesa di Lucca ha preso coscienza della necessità di uscire con decisione da un cristianesimo di tradizione, per vivere un’esperienza più evangelica capace di incidere in profondità nelle persone e nelle comunità, facendo dialogare il Vangelo con la vita.
Nella consapevolezza che questo non avviene come risultato di particolari strategie pastorali ho chiesto di concentrarci sull’essenziale, anche sulla spinta dello Spirito che muove Papa Francesco il quale ci indica una Chiesa fraterna, povera e all’insegna della semplicità.
A tal fine, in questi ultimi anni, mi sono fatto vicino a ciascuno di voi, ad ogniComunità, indicando e sollecitando un profondo ascolto di Dio e dell’uomo con tre parole-chiave: Ascolta, Rispondi, Vai!
La proposta è sembrata generica e la recezione è stata lenta: le Comunità sono per lo più rimaste concentrate nei loro programmi e nelle loro attività consuete.
Ma non si può costruire l’edificio senza fondamento! Non si può immaginare la vita cristiana se non fondata sull’ascolto del Signore.

IN PRINCIPIO È LA PAROLA
L’ascolto fonda l’esperienza umana, genera la Fede e forma la Chiesa. Si tratta di un atteggiamento attivo che coinvolge tutta la “persona” e provoca una risposta che mette in movimento la vita. Tutta la Bibbia racconta di persone in ascolto della Parola di Dio e che hanno risposto con docilità.
Un episodio riportato dal Vangelo di Marco può illuminarci a fare un passo avanti: si tratta della guarigione del sordomuto (Marco 7,31-37). In quell’episodio la capacità di ascoltare, e dunque di rispondere, ha il suo fondamento nell’intervento di Gesù che dice:“Effatà”, “apriti”!
“Effatà-apriti”, riassume in sé tutta la missione di Cristo: Dio si è fatto uomo perché l’uomo, reso interiormente sordo e muto dal peccato, ritorni di nuovo capace di ascoltare la voce di Dio, la voce dell’Amore che parla al suo cuore. E così impari, parlando a sua volta il linguaggio dell’amore, a comunicare con Dio e con gli altri. Con la consapevolezza che il nostro cuore è aperto dal Signore, chiedo con insistenza per il prossimo anno di metterci con decisione in ‘ascolto del Vangelo’ per sperimentare la forza liberatrice della Parola del Signore.
Lo chiedo a livello personale, a ciascun uomo e donna di buona volontà. Lo chiedo come impegno primario ed essenziale di ogni Comunità!
Il Vangelo non può essere avvicinato come un libro di norme da mettere in pratica; è Cristo, il Vangelo di Dio, è Lui che parla, svela, illumina e orienta la vita dei discepoli. Il Vangelo va ascoltato con la sincerità della propria storia: perché vita e Vangelo entrino in dialogo! Allora si sperimenta che “Chiunque segue Cristo, l’uomo perfetto, diventa anch’egli più uomo” (GS 41): l’ascolto apre gli occhi per vedere la realtà con lo sguardo di Dio e coinvolge nella stessa missione di Gesù verso l’umanità.
Se il Vangelo non si “ascolta” come Parola di Dio in rapporto alla vita, si continua a percepire Dio lontano e distaccato, con tutte le conseguenze che seguono: l’incapacità a distinguere tra il bene e il male; tra ciò che è umano e ciò che è disumano; tra quello che provoca violenza e quello che genera amore; tra quanto fa l’uomo veramente felice e quello che rende l’uomo solo …
Ma questo non rende forse vana l’Incarnazione, mediante la quale Dio si è fatto uomo perché gli uomini abbiano la vita? (cfr. Gv 10, 10).

CHIESA DI LUCCA “APRITI”
Una Chiesa che vive con fedeltà la sua missione di portare all’umanità la “Buona Notizia”, generando “speranza”, è una “Chiesa della Parola” che si fa carne.
Dico quindi con la mia autorità di Pastore: Chiesa di Lucca: “apriti” e”ascolta”!
• Apriti e ascolta il tuo Signore – Cristo Vangelo di Dio – nella consapevolezza che una “Chiesa missionaria”, costituita da visibili “discepoli missionari”, è anzitutto una “Comunità della Parola”.
• Apriti e ascolta il Vangelo che si svela nel Creato e che opera nella vita quotidiana che ti scorre attorno: nelle attività dell’uomo, nei frammenti misteriosi di storia di ogni persona, nelle sue “periferie esistenziali”, ‘periferie sociali’ e ‘periferie del cuore’.

Chiesa di Lucca: “apriti” ed “esci”!
• Apriti alla novità dello Spirito, che “soffia dove vuole” (Gv 3,8), – rifuggendo dalla tentazione subdola e ricorrente del “si è sempre fatto così” – ed esci fra gli uomini tuoi fratelli come autentica “discepola missionaria”, per annunciare il Vangelo con la vita!
• Apriti ed esci per mettere a frutto, a servizio della comunità umana – e in essa dei più fragili – i doni che lo Spirito ti ha affidato nel Battesimo dei tuoi figli.
I “carismi”, cioè i ‘regali’ fatti dallo Spirito Santo, sono “grazie” date a ciascuno – non certo per affermare se stessi – ma per fare del bene a tanti altri e per crescere nella Carità realizzando una comunità ecclesiale “tutta ministeriale”. Senza amore sono vani anche i doni più straordinari!

PER L’ANNO 2014-2015
Anche per rispondere alla legittima richiesta, che mi perviene da più tempo e da vari ambiti, di indicare alla nostra Chiesa ciò che è essenziale alla sua vocazione e missione oggi, quest’anno con grande convinzione e con la mia responsabilità di Vescovo dico dunque: Chiesa di Lucca “apriti” e mettiti seriamente in ascolto del Signore!
Questa è la cosa essenziale che sei chiamata a fare e, soprattutto, a vivere: leggere il Vangelo con la vita e la vita con il Vangelo! Nell’immediato dopoconcilio, ma vale anche ai nostri giorni, si era soliti dire: “Con in una mano il Vangelo e nell’altra il giornale”!
Un “ascolto in situazione” – cioè con un orecchio aperto e un occhio vigile alla vita e alla storia – per confrontare e coniugare la ricchezza del Vangelo con il difficile e affascinante quotidiano!
Chiedo quindi che in ogni comunità nascano almeno due o tre “luoghi” dove stabilmente si ascolta il Vangelo: soprattutto nelle famiglie, nelle corti, nei condomini, nei circoli …, non solo in parrocchia.
Questi ‘Centri di lettura’ della Parola di Dio costituiranno un importante luogo di formazione cristiana, in prospettiva missionaria, anche per tutti gli operatori pastorali della parrocchia, nonché per i giovani e le giovani coppie insieme agli adulti; lì potranno trovare un punto di riferimento per crescere nella fede i genitori con i loro ragazzi.
Invito a seguire il Vangelo proclamato nella liturgia domenicale, che per l’anno prossimo è il Vangelo di Marco, riprendendo il testo proclamato nella Celebrazione Eucaristica della Domenica precedente l’incontro.
I ‘Centri di lettura’ saranno affidati a Fedeli laici: chiamati a svolgere il servizio di ‘Animatori del Vangelo’, presentati alla propria comunità in preghiera.
Ai Presbiteri chiedo di dare le migliori energie nella preparazione dell’Omelia (cfr. Evangelii Gaudium, n. 135-144).

Per realizzare questo percorso ecclesiale, e il servizio di “Animatori del Vangelo” è necessario un tempo di preparazione che dovrà essere attuato nel modo seguente:
• Nei primi giorni di settembre si terrà un “Corso residenziale” di approfondimento per il Clero.
• Dagli inizi di settembre sino a fine ottobre saranno organizzati “Corsi di formazione” per tutti gli operatori pastorali delle parrocchie e per quanti diventeranno “Animatori del Vangelo” nei gruppi di lettura; per questi ultimi il corso continuerà anche a novembre.
I “Corsi” si svolgeranno in sette luoghi per favorire al massimo la partecipazione: a Lucca (S. Anna) e (Seminario Vescovile), Viareggio (Migliarina), Castelnuovo (Convento Cappuccini), Piano di Mommio, Capannori e Ghivizzano.
• Nel mese di novembre inizieranno i “Centri di lettura” della Parola diffusi sul territorio delle parrocchie.
• La formazione degli “Animatori del Vangelo” proseguirà anche nei mesi successivi.
• Gli Uffici e Centri Pastorali diocesani – al fine di assicurare l’accompagnamento di tutti gli operatori pastorali – offriranno sul territorio i loro specifici percorsi di formazione.

Carissimi,
mentre consegno personalmente nelle mani e nel cuore di tutti e di ciascuno il presente percorso – della cui fecondità è condizione indiscussa, senza se e senza
ma, la comunione ecclesiale – faccio mio l’invito di Papa Francesco: “Vorrei che ci domandassimo tutti, oggi: siamo ancora una Chiesa capace di riscaldare il cuore? Una Chiesa capace di ricondurre a Gerusalemme? Di riaccompagnare a casa? In Gerusalemme abitano le nostre sorgenti: Scrittura, Catechesi, Sacramenti, Comunità, amicizia del Signore, Maria e gli Apostoli…”.
Chiesa di Lucca: riprendi con speranza il tuo cammino, ritorna alla sorgente e “apriti” all’intelligenza della Scrittura!
Vi affido uno ad uno – attratti dallo sguardo amorevole del Volto Santo – a
Maria e ai nostri Santi. Vi benedico,
ITALO CASTELLANI arcivescovo di Lucca

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