Attualità (3-06-2018)

RAMADAN: AUGURI ALLE SORELLE E AI FRATELLI MUSULMANI

Il 16 maggio è iniziato il nono mese del calendario islamico, ricco di significati e di gioia. Per molti motivi incontriamo quotidianamente persone musulmane, che ci parlano anche della loro fede e della religione, che noi, talvolta vediamo con diffidenza, perché leghiamo la religione islamica alla pratica della violenza, alla guerra santa, al non rispetto della donna…
Ascoltare queste donne e uomini credenti in una religione diversa dalla mia mi spinge ad approfondire la mia appartenenza alla Chiesa cattolica, ad aprirmi al dialogo e a vivere in profondità il messaggio del Concilio Vaticano II° che ci invita a guardare con stima i musulmani (Nostra Aetate n.3).
Ramadan, è il nono mese del calendario islamico e ha una durata di 29/30 giorni in base all’osservazione della luna crescente. Quest’anno l’inizio è fissato in Italia per il 16 maggio e dovrebbe durare fino alla sera del 15 giugno. Per determinare l’inizio e la fine del mese fa fede la visibilità del primo pezzettino di luna, pertanto le date sono sempre suscettibili di anticipo o posticipo di 24 ore; per questo per i musulmani è meglio un giorno in più di digiuno che uno in meno.
Il mese di Ramadan, uno dei cinque pilastri dell’Islam, è un obbligo prescritto a tutti i credenti, ma non si tratta tuttavia di un mero obbligo rituale. E’ un atto dal profondo significato religioso, ed è il mese in cui venne rivelato il Corano al profeta Muhammad. Per ricordarlo, i musulmani ogni anno praticano il digiuno: un periodo di astinenza dall’alba al tramonto da cibo, bevande, rapporti sessuali e fumo, ma anche un’astinenza di tipo morale. Infatti alle credenti e ai credenti che, come per il pellegrinaggio, lo fanno tutti insieme, viene consigliato di adottare un comportamento pacifico e positivo durante tutto il periodo del digiuno.
E’ un mese tutto speciale per i musulmani, che sentono durante questo mese le benedizioni divine sempre più vicine, nonostante il disagio fisico che comporta digiunare per un mese durante il giorno, e, in generale, concordano nel ritenere che da questa esperienza, traggono enormi benefici. C’è un’atmosfera di gioia, direi quasi di eccitazione e festosità, man mano che il mese prosegue.
I musulmani nel mettere in pratica questo pilastro della loro fede, sia in privato che in pubblico, nei propri luoghi di lavoro, proclamano la forza della loro fede in uno scenario globale, e tutti i non musulmani ne prendono atto.
Se ne è occupato, ad esempio, anche il mondo del calcio, parlando della finale della Coppa dei Campioni tra Real Madrid e Liverpool, che si è tenuta a Kiev il 26 maggio, per il fatto che due importanti giocatori, Salah e Manè sono musulmani praticanti, e alcuni organi di stampa ne hanno parlato spiegando anche il significato del Ramadan per i fedeli di questa religione.
Tanti auguri di cuore alle musulmane e ai musulmani per questo “mese benedetto!

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