Attualità (3-04-2016)

LA CHIESA E LA MISERICORDIA

“Siate misericordiosi come il Padre vostro”. Questo comandamento non vale solo per il singolo cristiano, ma anche per tutta la chiesa, che è corpo di Cristo; per la chiesa universale e per le comunità locali (diocesi e parrocchie). La chiesa non è una specie di agenzia sociale e caritativa, “non è una onlus”, direbbe Papa Francesco; è, nella sua qualità di corpo di Cristo, sacramento della permanente presenza efficace di Cristo nel mondo, ed è, come tale, sacramento della misericordia. Perciò nei suoi membri e nelle persone bisognose di aiuto la chiesa incontra lo stesso Cristo. La chiesa deve rendere presente nella storia e nella vita del singolo cristiano il vangelo della misericordia, che Gesù Cristo personalmente è, mediante la parola, il sacramento e mediante tutta la propria vita. Anch’essa è oggetto della misericordia di Dio. La chiesa è, come corpo di Cristo, salvata da Gesù, però racchiude nel suo seno anche peccatori e deve perciò essere continuamente purificata per essere pura e santa (Ef 5,23,26) La chiesa deve perciò domandarsi di continuo in modo autocritico se corrisponde effettivamente a ciò che è e deve essere: una chiesa senza carità e senza misericordia non sarebbe più la chiesa di Cristo.
S. Agostino diceva che molti sono solo esternamente nella chiesa, mentre nel loro cuore ne sono fuori, e, viceversa, molti, che sono esteriormente fuori, nel loro cuore sono dentro (Agostino, De baptismo). Il Concilio Vaticano II° ha ripreso queste idee e riconosciuto che la chiesa cattolica possiede la pienezza dei mezzi di salvezza, ma che lo Spirito Santo opera attraverso molti doni anche al di fuori dei suoi confini (LG, 15) Esistono perciò opere dell’amore e della misericordia anche fuori della chiesa.
La critica che spesso viene rivolta alla chiesa è che non fa lei stessa quel che predica agli altri, anzi, che spesso si rivela, attraverso suoi membri, come una chiesa priva di misericordia e rigida. Papa Giovanni XXIII, inaugurando il Concilio, disse che la chiesa oggi deve adoperare soprattutto le armi della misericordia. Giovanni Paolo II° riprese questa affermazione nell’enciclica Dives in misericordia (Ricco di misericordia) e dedicò al tema della misericordia di Dio nella missione della chiesa un intero capitolo.
Papa Francesco ha fatto del tema della misericordia l’annuncio fondamentale del suo ministero, in particolare indicendo l’Anno Giubilare della misericordia, ma soprattutto questo tema lo illustra non solo con il suo insegnamento, ma anche con le sue scelte pastorali e il suo comportamento personale.
Oggi la chiesa può testimoniare la misericordia soprattutto in tre modi: una predicazione che mette maggiormente a fuoco il tema della misericordia di Dio verso tutti gli uomini, senza distinzione; l’esercizio della misericordia verso l’uomo nel sacramento della misericordia e della penitenza (confessione), e manifestando e realizzando concretamente la misericordia di Dio nella vita di unità e di comunità e nell’accoglienza di tutti coloro che sono bisognosi materialmente e spiritualmente (opere di misericordia corporale e spirituale).

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