Attualità (27-04-2014)

UN SUPPLEMENTO DI IMPEGNO

Viviamo in un tempo che richiede fortemente un supplemento di impegno, nel sociale e nel politico, oltre che, naturalmente nella chiesa.
La complessità, la differenza di vedute, la presenza nei tre ambiti di personaggi che mirano più al proprio interesse che a quelli di tutti, inducono molti a tenersi a distanza.
Oggi più che mai bisogna evitare il rischio di una deriva che può minare le fondamenta della democrazia, che può trasformare importanti e storiche organizzazioni di volontariato in aziende, che riduce la partecipazione alla comunità cristiana a semplice uso di servizi religiosi (catechismo, sacramenti, devozioni…).
Nonostante che il Concilio abbia affermato con forza il ruolo dei laici nella chiesa e nella società, si è verificata, negli ultimi decenni, una certa estraneità dei laici, rispetto ai grandi temi sociali, politici ed ecclesiali. Un’assenza di elaborazione culturale diffusa, proprio in tempi nei quali era quanto mai necessaria. Si è così resa incerta e poco visibile la traduzione concreta ed esperienziale degli insegnamenti della chiesa in questi ambiti (la “dottrina sociale”), mentre si è accentuato l’uso politico della religione (partecipazione dei politici alle manifestazioni religiose, benedizioni durante le campagne elettorali….).
E’ importante che i cattolici e in politica siano persone che vivono un’esperienza cristiana, dentro un percorso vivo di fede, perché l’impegno sociale e politico non comporta una sospensione di questa
esperienza, ma anzi ne chiede, nella distinzione, una continuità ancora più intensa. Anche la politica e il sociale sono ambiti di evangelizzazione, nella misura in cui chi vi opera con libertà e responsabilità, accompagnate da gratuità, disinteresse e umiltà, rende presente il sapore della testimonianza cristiana.
Nella politica si misura il possibile, nello sforzo di rendere concreti e praticabili quei principi che rappresentano il riferimento ideale.
Molte associazioni si fregiano del nome cristiano e usano nomi che vengono dal vangelo. La presenza dei cattolici in questi ambiti dovrebbe esprimersi non nell’imporre i valori evangelici, ma nello starci con umiltà e spirito di testimonianza. Nella politica il dialogo con altre culture e ideologie è fondamentale; nel volontariato assume un valore determinante la testimonianza che non può essere svalutata da litigi e discussioni legate a interessi e poteri personali e di gruppi.
Quello che manca in questo momento come apporto dei credenti alla comunità degli uomini, non è tanto la riproposta dei principi e dei valori, ma la capacità di alimentare con l’ispirazione cristiana e con la testimonianza personale e comunitaria una cultura politica (“pensare politicamente”) e del servizio e della solidarietà.

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