Attualità (21-02-2016)

MISERICORDIA: L’OPZIONE DI DIO PER LA VITA E PER I POVERI.

Il messaggio dell’Antico Testamento sulla misericordia non è soltanto di carattere spirituale, ma è un messaggio di vita e possiede un’essenziale dimensione concreta e sociale. Con il peccato, l’uomo ha meritato la morte, nella sua misericordia, Dio gli concede nuovamente vita e spazio vitale. Dio non è, infatti, un Dio morto, non si compiace della morte del peccatore, ma vuole che si converta e viva. Gesù ha ripreso questo messaggio dall’Antico Testamento, e ha detto che Dio non è un Dio dei morti, ma dei vivi.
Perciò la misericordia di Dio è la sua potenza che mantiene, protegge, favorisce la vita, che la crea e la edifica nuovamente. Essa supera la logica della giustizia umana che tende a punire e a condannare il peccatore: la misericordia di Dio vuole la vita. In fedeltà all’alleanza con il suo popolo, Dio ristabilisce nella sua misericordia il rapporto con lui distrutto dal peccato e concede nuovamente condizioni affidabili di vita. La misericordia è l’opzione di Dio in favore della vita. Egli è vigore e fonte della vita; è un amico della vita.
Dio si interessa in modo particolare dei deboli e dei poveri. I fatti dell’Esodo, della liberazione del popolo dalla schiavitù dell’Egitto e la consegna della terra promessa costituì, per il popolo di Israele una continua memoria della misericordia di Dio. L’attenzione ai deboli e ai poveri diventa, così, il modo di rispondere alla Legge. Il sabato impone un giorno di riposo anche agli schiavi e ai forestieri, e l’anno sabbatico, che ricorre ogni sette anni, impone di lasciare incolti i campi a favore dei poveri e di rimettere in libertà gli schiavi. In occasione del giubileo, ogni sette settimane di anni (ogni cinquant’anni), bisogna restituire i terreni a coloro che li hanno ricevuti in consegna al momento dell’ingresso nella terra promessa, perché “la terra è di Dio”.
L’opzione di Dio per i poveri si manifesta in modo particolarmente eloquente nel messaggio dei profeti. Cominciano con le accuse di sfruttamento, di violazione del diritto e di oppressione lanciate da Amos e con la sua critica dei benestanti gaudenti; egli chiede che al posto delle feste spensierate e degli olocausti, si pratichino, come vero culto di Dio, il diritto e la giustizia. Parole ugualmente chiare troviamo in altri profeti, i quali hanno anche parole di incoraggiamento per i poveri, che trovano nel Dio di Israele esaudimento, rifugio, misericordia, diritto e consolazione.
I Profeti invocano accoratamente la misericordia di Dio, la cui parola non è rivolta ai superbi e ai potenti, ma ai poveri.: a loro in particolare sarà inviato il Messia per portare loro il lieto messaggio.

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